di Danilo GALDINO

“Un guerriero accetta la sconfitta. Non la tratta con indifferenza, non tenta di trasformarla in vittoria. Egli è amareggiato dal dolore della perdita, soffre all’indifferenza. Dopo aver passato tutto ciò, si lecca le ferite e ricomincia tutto di nuovo. Un guerriero sa che la guerra è fatta di molte battaglie: egli va avanti.” Paulo Coelho indica la giusta via che deve essere percorsa da chi è un vero guerriero, perché un vero guerriero lotta sempre per una causa o un ideale in cui crede con tutto il cuore. Un vero guerriero non è labile, facilmente condizionabile e non si lascia influenzare dagli eventi. Un vero guerriero accetta sempre la sfida, anche quella più difficile, l’affronta senza nascondersi o vestire i panni dello spettatore. Un vero guerriero quando cade è pronto subito a rialzarsi, si scrolla la polvere di dosso e dopo essersi ripreso è nuovamente pronto a fare ciò per chi cui è stato allevato, educato e cresciuto: LOTTARE!!! Sabato sera si è perso un derby per 2-1, ma dobbiamo analizzare l’unica componente che non mente mai, ovvero i numeri. I numeri dicono che questa è la prima partita giocata dopo l’ennesima sosta per la Nazionale Italiana. Dopo la sconfitta vergognosa con la Svezia si è abbattuto un vero sisma sul calcio Italiano che ha portato prima alle dimissioni del C.T. Ventura e nella giornata di ieri del Presidente della FIGC Tavecchio. La Lazio nostra non giocava una partita dal 29 ottobre a Benevento, ma nonostante tutto è saldamente nelle zone alte della classifica con 28 punti, in più ha una partita da recuperare con l’Udinese. Vincendola, potrebbe posizionarsi a 31 punti, agganciando al terzo posto la Juventus. Questa squadra continua ad avere il capocannoniere del campionato con 15 reti all’attivo. Dopo 6 vittorie consecutive in trasferta, si è fermata, ma ugualmente il ruolino di marcia è da formazione di vertice. Nelle ultime ore, i detrattori ed i nemici più o meno dichiarati della Lazio nostra e dei Laziali, sono tornati a scatenarsi, scrivendo titoli e articoli al veleno su di noi, colpendo tutto e tutti alla cieca. Cronisti del Messaggero che cercano con il lanternino i Laziali che fanno i saluti romani, in una piazza lontana dallo stadio Olimpico, ma dimenticano di parlare delle vignette e delle grafiche di Anna Frank di stampo giallorosso uscite in queste ore, o glissano sul perché sia stata negata alla famiglia Sandri la possibilità di poter andare sotto la Curva Nord ad abbracciare e ringraziare tutti gli amici di Gabriele. Sempre dalla stessa redazione del quotidiano romano arrivano critiche feroci al gioiello di 22 anni più ambito e apprezzato del campionato italiano. Quel serbo che ha demolito i giallorossi negli ultimi derby disputati e che sta trascinando la Lazio da mesi. Un Sergej Milinkovic dipinto come un giocatore che si è montato la testa, tralasciando di ricordare il particolare che, rispetto al suo connazionale Kolarov, si è sobbarcato una settimana di viaggi intercontinentali e partite giocate in Asia.

Altre testate giornalistiche come il Tempo, il Corriere dello Sport, la Gazzetta dello Sport parlano di una Lazio in riserva; di un Immobile stanco e non più incisivo, nonostante continui a timbrare il cartellino e a guidare la classifica dei marcatori della serie A; di un Bastos che, da forte cigno nero, si è trasformato nel brutto anatroccolo sopravvalutato; di un caso Felipe Anderson non ancora pronto al rientro, avanzando dubbi sulla veridicità del suo malessere fisico e sulla qualità dello staff sanitario della Lazio. Le piattaforme televisive come SKY, Mediaset Premium e mamma RAI, continuano a dimenticare e non menzionare la Lazio nostra tranne per criticarla, sbeffeggiarla o attaccarla attraverso figure di dubbia professionalità e competenza. Iniziamo a passare al contrattacco nell’unica maniera che li può veramente arginare e colpire: isoliamoli. Segnate bene i nomi di questi personaggi e di tutti quei Laziali conniventi che continuano a dar loro spazio nelle radio, trasmissioni tv, siti o riviste. Chi utilizza questi killer mediatici contro ciò che amiamo deve essere messo alla stregua di queste figure ambigue e nocive. Queste persone che ci dicevano di boicottare, abbandonare e combattere una società e di conseguenza il nostro stesso sentimento, solo per sfiancarci, indebolirci o portarci all’estinzione come paventava, ipotizzava e si augurava qualcuno di loro. Mandanti, esecutori e conniventi che si arricchiscono e si sfregano le mani, alle spalle e sulle spalle, del nostro straordinario popolo, vanno isolati. I più grandi maestri dell’arte della guerra nel corso dei secoli, hanno insegnato che per abbattere e indebolire un nemico, bisogna limitare e arrestare i suoi approvvigionamenti, le sue riserve e rifornimenti. Isoliamoli, attraverso il nostro diritto di scelta: quando vedete un loro articolo non leggiamoli, quando li sentite per radio cambiate frequenza e non ascoltiamoli, quando appaiono in qualche tv cambiate canale e non vediamoli, quando spuntano fuori loro pezzi su qualche sito chiudete e bloccate quella pagina perché il vostro click per loro ha un valor€. È il momento di schierarsi veramente… Non esistono terre di mezzo, dove potersi destreggiare con astuzia e ambiguità. O con noi o contro di noi!!! Questa è l’unica via da intraprendere per provare a cambiare le cose, almeno nella nostra realtà locale.

Da una parte chi ama incondizionatamente la Lazio ed i Laziali, dall’altra tutti i nostri nemici e finti amici. Un guerriero biancoceleste, sa bene da quale parte stare, sempre e per sempre la stessa, dalla parte della Banda Inzaghi, dalla parte del cuore… Facciamola finita, venite tutti avanti, nuovi protagonisti, politici rampanti, venite portaborse, ruffiani e mezze calze, feroci conduttori di trasmissioni false, che avete spesso fatto del qualunquismo un arte, coraggio liberisti, buttate giù le carte, tanto ci sarà sempre chi pagherà le spese, in questo benedetto, assurdo bel paese. Non me ne frega niente se anch’ io sono sbagliato, spiacere è il mio piacere, io amo essere odiato; coi furbi e i prepotenti da sempre mi balocco e al fin della licenza, io non perdono e tocco… io non perdono e tocco… Oggi più di ieri, Avanti Lazio… Avanti Laziali!

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