di Danilo GALDINO

La differenza tra me e te…
“Lo stile è eleganza non stravaganza. L’importante è non farsi notare, ma ricordare”.
A spiegare perfettamente tutto ciò è un maestro ed icona di stile nel mondo: sua maestà Giorgio Armani.
L’importante è non farsi notare, ma ricordare… questa è la spiegazione migliore per far capire la differenza e la distinzione che c’è tra il nostro straordinario popolo e gli altri.
Creste, decolorazioni, bambolotti, bruchi, tute colorate, canottiere, cappelli da giullare, eccentricità estrema, ostentazione del brutto, del becero, del volgare e del cattivo gusto per cercare di farsi notare a tutti i costi. A noi Laziali tutto questo non è mai piaciuto e ci ha sempre infastidito, semplicemente perché le nostre radici affondano da sempre nello stile, nell’eleganza, nella sobrietà.
“I Laziali avevano naturalmente una certa élite, è stato sempre così, la Lazio ha avuto sempre qualcosa di élite”. *
A dirlo non è stato solo il Gen. Giorgio Vaccaro, ma questa è la candida ammissione della bandiera giallorossa Amedeo Amadei.
“Lo stile è eleganza non stravaganza. L’importante è non farsi notare, ma ricordare”.
Farsi ricordare… e noi ci siamo riusciti bene: non c’è un solo giorno da quel 26 maggio 2013 che l’incubo, la ferita, la rabbia e la delusione riaffiora… *

In questi anni ne abbiamo sentite tante, passano le stagioni, cambiano i protagonisti, ma il loro fare borioso e sbruffone è un vero marchio di fabbrica che puntualmente gli si ritorce contro.
“Piccioni… Avrei preferito una squadra più forte da affrontare in finale… La Lazio non esiste… Sarà una rivincita… Noi abbiamo 2 partite con la Lazio in semifinale le vinciamo tutte e due, ti fidi di me… Vinciamo il derby… Ci vediamo a fine campionato al Circo Massimo… Vincereeemo, vincereeemo, vinceremo il Tricolore!!!”
Nella compilation dei proclami trionfalistici anticipati, delle parole caustiche e di pessimo gusto, o se preferite delle più grandi cazzate da quando l’uomo ha inventato il cavallo, non vanno dimenticate quelle di un regista cinematografico, salito alla ribalta delle cronache scandalistiche in queste ultime settimane, che nel 2011 dichiarava: “L’Italia diventerà una supercittà tutta unita, con popolazione multietnica. La più importante conseguenza sarà che Roma-Inter diventerà un derby, dato che la Lazio sarà già estinta per quella legge biologica che si chiama selezione naturale in cui solo i migliori sopravvivono nel lungo periodo”.

Ahahahahah… sono il nostro passatempo più divertente e non c’è un solo giorno della nostra vita, che non dobbiamo ringraziare il Gen. Giorgio Vaccaro. Quando blaterano, tu taci, sorridi e fissali, perché seppur stupidi, in cuor loro sanno.
All’anti vigilia di questo primo derby della stagione 2017/18, è facile trovare le giuste motivazioni ed entrare nel giusto modo nel clima derby. Non servono troppe considerazioni, scavare insistentemente nei ricordi passati, o farsi assalire da dubbi o incertezze, ma serve solamente guardare bene intorno a noi, per capire tutto.
La differenza tra me e te…
È quella la mia più grande vittoria, la gioia dell’essere qualcosa di diverso, semplicemente la differenza!
Dopo domani, la nostra Banda Inzaghi, avrà bisogno di te, di me, di tutti noi… il derby da sempre si vince con il coraggio e la tenacia, con la fede e con l’ardore, insieme a te camminerem, non ti lasceremo mai sola, ovunque andrai sarem Lazio!!!
Oggi più di ieri, Avanti Lazio… Avanti Laziali!!!

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