di Fabio BELLI

E mo’ che je voi dì a questi? Parliamoci chiaro, 11 vittoria daai fila in casa, lotta Champions aperta, 80′ giocati a livelli straordinari, confermando che la prova col Milan non era di certo un fuoco di paglia. Criticare di fronte a questi dati non si può. Ma allora come è stato possibile finire ancora una volta col cuore in gola? Quello col Benevento non era stato un momento no, la squadra semplicemente fatica a gestire e vive di strani alti e bassi: 11 gol subiti tra Benevento, Napoli e Genoa e nel mezzo due clean sheet contro Verona e Milan. Le squadre un po’ pazze lasciano sempre qualcosa per strada e questo forse spiega la classifica della Lazio, a fronte di una forza a tratti straripante, più di molte altre analisi.

FORMAZIONI – Confermate le indiscrezioni della vigilia con Hoedt al centro della difesa in sostituzione dello squalificato Acerbi, con Marusic confermato nel terzetto difensivo. Per il resto centrocampo e attacco confermati rispetto al Milan. Il Genoa si affida al tandem Shomurodov-Destro in avanti, con Scamacca inizialmente in panchina e Strootman, Badelj e Zajc a presidiare la zona di centrocampo.

COLPISCONO GLI ATTACCANTI – La Lazio gioca un primo tempo tambureggiante e il Genoa arriva a metà frazione con la porta inviolata solo grazie alle parate di Perin. Che è subito super nel togliere al 6′ una girata di Immobile sul primo palo, poi su cross di Lazzari al 6′ Lulic manda d’un soffio fuori di testa, quindi è Immobile a sprecare un diagonale dall’interno dell’area rossoblu. Al quarto d’ora continua il duello tra il bomber è Perin che si oppone di nuovo chiudendo sul suo palo, quindi al 18′ Milinkovic-Savic cerca la potenza dalla distanza ma il numero uno genoano vola a mano aperta. Serve un episodio per sbloccare, non lo trova Luis Alberto al 26′, quando calcia centrale su Perin col suo piazzato in area, ma alla mezz’ora Correa si inserisce bene e Radovanovic, nel tentativo di spazzare, calcia sul piede del Tucu e il pallone si insacca. Viene ammonito Biraschi, il Genoa prova a scuotersi e Hoedt è tempestivo nel chiudere su destro, ma al 42′ Radovanovic manda Immobile per le terre in area ed è calcio di rigore, con ammonizione per il difensore ospite. Dopo gli errori contro Bologna e Benevento stavolta Ciro Immobile non sbaglia: sono 149 con la maglia della Lazio e il primato ufficiale di Silvio Piola è agganciato. Nel finale di primo tempo viene ammonito Lucas Leiva, quindi Reina vola su Strootman conservando il doppio vantaggio all’intervallo.

POKER, POI IL SOLITO BLACK OUT – Il Genoa inizia la ripresa con Ghiglione e Scamacca in campo al posto di Radovanovic e Destro e dopo 2′ trova subito il gol proprio grazie a uno dei neo entrati: Ghiglione supera in velocità Lulic e mette nel mezzo, con Marusic che trova la sfortunata deviazione nella sua porta. L’autogol però non irretisce la Lazio che ristabilisce le distanze già al 4′: gran recupero palla di Milinkovic-Savic che innesca Immobile, bravo a scaricare su Luis Alberto che piazza un pallone stavolta imparabile per Perin. Il terzo gol evita guai e la Lazio riesce a giocare in scioltezza, all’11’ Correa trova la doppietta sfondando centralmente e piazzando il pallone in diagonale, sul quale Perin arriva solo a toccare. Immobile spreca due grandi chance per la cinquina, alla mezz’ora è ancor Perin decisivo, dopo dopo tre quarti di gara eccezionali arriva il black out in stile Benevento: inspiegabile fallo sulla linea dell’out di Cataldi su Badelj, rigore che Scamacca trasforma con freddezza al 35′. Un minuto dopo proprio Badelj apre per Shomurodov, la difesa della Lazio dorme e l’uzbeko riporta in partita i rossoblu. Pazzesco, considerando l’inerzia presa dalla partita nel secondo tempo. La Lazio regge nei 4′ di recupero con Akpa Akpro, Pereira e Parolo inseriti, vittoria fondamentale ma è un peccato macchiare prestazioni di tale livello, considerando che era già accaduto.

IL TABELLINO

SERIE A

LAZIO-GENOA 4-3

Marcatori: 30′, 56′ Correa (L), 43′ rig. Immobile (L), 47′ aut. Marusic (L), 48′ Luis Alberto (L), 80′ rig. Scamacca (G), 81′ Shomurodov (G)

LAZIO (3-5-2): Reina; Marusic, Hoedt, Radu; Lazzari, Milinkovic (82′ Akpa Akpro), Leiva (57′ Cataldi), Luis Alberto (82′ Pereira), Lulic (67′ Fares); Correa (82′ Parolo), Immobile. A disp.: Alia, Strakosha, Musacchio, Patric, Muriqi. All.: Simone Inzaghi

GENOA (3-5-2): Perin; Biraschi, Radovanovic (46′ Pjaca), Masiello; Goldaniga, Strootman (52′ Rovella), Badelj, Zajc (46′ Ghiglione), Zappacosta (69′ Cassata); Destro (46′ Scamacca), Shomurodov. A disp.: Marchetti, Paleari, Zapata, Behrami, Czyborra, Melegoni, Portanova. All.: Davide Ballardini

Arbitro: Piero Giacomelli (sez. di Trieste)

Assistenti: Baccini – Bottegoni

IV uomo: Abisso. V.A.R.: Di Paolo. A.V.A.R.: De Meo

NOTE. Ammoniti: 32′ Biraschi (G), 42′ Radovanovic (G), 45′ Leiva (L), 70′ Masiello (G), 79′ Cataldi (L), 90’+1 Cassata (G). Recupero: 1′ pt, 4′ st

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