di Fabio BELLI
Difficile spiegare quando le cose vanno male, figurarsi quando si arriva all’autolesionismo. La Lazio fa tutto da sola, subendo due gol grotteschi contro un avversario difficile e coriaceo, ma che conti alla mano ha creato molto meno in fase offensiva. La Champions League pesa sulle gambe di tutte le formazioni, basti vedere i risultati in giro per l’Europa, ma la Lazio dopo l’Udinese spreca un’altra chance enorme e presto il calendario si farà di nuovo più aspro. Difficile trovare contromisure oggi, 0 punti tra Udinese e Verona in casa sembrano comunque una resa, si spera solo momentanea, per le ambizioni più importanti in campionato.
FORMAZIONI – Inzaghi lascia Hoedt e Luiz Felipe in panchina dopo le fatiche di Coppa e rilancia Parolo capitano e difensore al fianco di Acerbi e Radu. Assente Luis Alberto, a centrocampo c’è Akpa Akpro, confermato Marusic a sinistra mentre Caicedo fa coppia con Immobile in attacco. Nel Verona Zaccagni e Barak giocano a sostegno di Salcedo, in difesa out lo squalificato Ceccherini.
DOCCIA GELATA PRIMA DELL’INTERVALLO – La Lazio prova a fare la partita e il Verona è lesto a ripartire, con marcature a uomo studiate da Juric in maniera attenta. La squadra di Inzaghi ha comunque due buone chance, al 13′ con Immobile che incrocia il destro di poco a lato dopo un gran pallone rubato da Caicedo a Barak, quindi al 25′ proprio con Caicedo, che scappa via sulla sinistra e calcia in girata di poco a lato. Al 28′ brutta tegola per la Lazio con l’infortunio di Francesco Acerbi, problema alla coscia sinistra. Entra Hoedt, il Verona inizia ad affacciarsi in avanti e Reina non si fa beffare da un colpo di tacco di Salcedo. Ma proprio al 45′, su una nuova ripartenza scaligera, Faraoni cambia campo per Dimarco che calcia forte e trova la deviazione di Lazzari nella propria porta.
RABBIA FINALE – Nella ripresa la Lazio prova a riorganizzarsi ma la difesa scaligera è molto chiusa. Serve un episodio e lo trova Caicedo all’11’. beffando Dawidowicz nella marcatura e girando splendidamente a rete. Gol di pregevole fattura, anche se il Verona continua a pungere in contropiede, pur non impegnando mai Reina. Dimarco e Salcedo non trovano però di poco la deviazione vincente, poi il patatrac: Radu pressato da Salcedo gira malissimo all’indietro, si inserisce Tameze che salta Reina e deposita in rete l’1-2, nonostante le proteste laziali per l’intervento sul romeno. L’assalto finale non produce frutti: Faraoni salva sul neo entrato Fares, poi Silvestri salva su un gran colpo di testa di Milinkovic-Savic e su una conclusione deviata di Pereira al 96′, addirittura respingendo di piede. E per la Lazio quello dell’Olimpico in campionato inizia a diventare un complesso vero e proprio, rendimento alla mano.
IL TABELLINO
SERIE A
LAZIO-VERONA 1-2
Marcatori: 45′ aut. Lazzari (L), 56′ Caicedo (L), 67′ Tameze (V)
LAZIO (3-5-2): Reina; Parolo, Acerbi (28′ Hoedt), Radu; Lazzari (81′ Fares), Milinkovic, Leiva (64′ Escalante), Akpa Akpro (81′ Pereira), Marusic; Caicedo (64′ Correa), Immobile. A disp.: Strakosha, Alia, Armini, Luiz Felipe, Anderson, Cataldi, Moro. All.: Simone Inzaghi.
HELLAS VERONA (3-4-2-1): Silvestri; Lovato, Dawidowicz, Magnani; Faraoni, Tameze (69′ Favilli), Miguel Veloso, Dimarco; Barak, Zaccagni (87′ Lazovic); Salcedo (76′ Colley). A disp.: Berardi, Pandur, Gunter, Udogie, Amione, Ruegg, Danzi, Ilic, Di Carmine. All.: Ivan Juric.
Arbitro: Rosario Abisso (sez. di Palermo)
Assistenti: Mondin, Mastrodonato
IV uomo: Manganiello. V.A.R.: Mazzolini. A.V.A.R.: Liberti
NOTE. Recupero: 1′ pt, 5′ st. Ammoniti: 59′ Akpa Akpro (L), 64′ Caicedo (L), 68′ Reina (L), 74′ Salcedo (V), 75′ Marusic (L), 77′ Magnani (V), 87′ Fares (L), 90′ Colley (V)