Nel giorno del suo 80esimo compleanno, Maurizio Manzini, storico team manager della Lazio, è intervenuto ai microfoni di Radio Incontro Olympia:

Io vengo dalla tifoseria e mi onoro di essere uno di loro, e spero di continuare a vivere insieme con intensità la Lazio, perché la Lazio non si può che vivere intensamente, sperando di continuare a gioire per nuovi traguardi e nuove vittorie.

Il famoso 19 luglio del 2004, stavamo per sparire ma come spesso è accaduto nella nostra storia qualcosa è accaduto alla fine, con Lotito che è arrivato con un assegno di 20 milioni e ci ha salvato nel momento decisivo. Questo rimane il giorno più importante perché tutto quello che è venuto dopo non ci sarebbe stato senza quel gesto che ci ha regalato la salvezza. Abbiamo avuto tanti momenti topici tra la sopravvivenza e la scomparsa, un altro fu la “puntata” di Podavini seguita da quella di Fiorini che ci ha regalato la salvezza anche in quell’occasione.

Ricordo con grande emozione gli Scudetti, l’atmosfera irripetibile del 1974 e Ricordo Un pilota Alitalia una volta mi ha raccontato di aver visto un fenomeno di non aver mai rilevato in tanti anni nei cieli. In quei giorni non c’era neanche una nuvola in cielo, solo un “cumulo nembo” come vengono chiamate le nuvole a bassa quota che si è scaricato completamente sullo stadio di Perugia.

Per descrivere la Lazio attuale con una sola parola, ho solo un vocabolo in testa: champagne! Perché è una bevanda frizzante, spumeggiante, che porta allegria e si beve per far festa e questa Lazio merita di essere omaggiata con lo champagne.

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