di Fabio BELLI

Immobile, Immobile, fortissimamente Immobile. Ha ragione Simone Inzaghi, i record individuali sono frutto del lavoro di squadra, ma il mister non si offenderà se stavolta la copertina va ad un solo uomo. Record di gol per un calciatore italiano in Serie A, record di gol nella storia della Lazio in un solo campionato, superato Giorgio Chinaglia a quota 122 gol in biancazzurro. E ancora, raggiunto Robert Lewandowski, 34 gol e 68 punti per una Scarpa d’Oro da conquistare nel testa a testa con Cristiano Ronaldo, con due partite ancora a disposizione. Nel frattempo il record lo fa anche la Lazio, mai 75 punti in una sola stagione, agganciata l’Atalanta e le sfide con Brescia e Napoli prendono sapore con una volata per il secondo posto più che mai viva.

FORMAZIONI – Acerbi non molla mai ed è in campo nonostante il problema al ginocchio. In attacco torna Correa a far coppia con Immobile, quindi sulle fasce vengono rilanciati Marusic e Djavan Anderson. Nel Verona Juric sceglie Borini e Zaccagni a supporto di Eysseric.

UN RIGORE PER PARTE – Il match inizia a ritmi piuttosto bassi, poco da segnalare anche a causa del gran caldo. La Lazio è organizzata ma poco incisiva, il Verona spinge molto con Zaccagni e Faraoni ma trova pochi sbocchi. Poi nel finale di primo tempo Luiz Felipe commette un brutto errore, facendosi scappare via Zaccagni che, toccato al polpaccio, rotola a terra e si prende un penalty che Amrabat trasforma con freddezza. La Lazio però reagisce: Luis Alberto calcia altissima una punizione invitante dal limite, poi sandwich su Immobile in area. L’arbitro Volpi stavolta lascia proseguire ma stavolta il VAR interviene e Immobile stesso può rimettere la situazione in parità.

URAGANO CIRO – Nella ripresa il Verona inizia meglio: in realtà è Acerbi ad avere subito una buona chance con un colpo di testa che finisce fuori d’un soffio, ma poi Luiz Felipe si conferma non in giornata, deviando sul palo un altro cross di Zaccagni e poi rischiando l’autogol anche sul conseguente calcio d’angolo. La fiammata però la trova la Lazio con Sergej Milinkovic-Savic che segna su punizione, sfruttando una deviazione di Pessina. La Lazio dilaga, Correa si incunea in area e torna al gol, quindi al 39′ Immobile realizza un autentico capolavoro, parabola imparabile da posizione defilata sulla sinistra. La perla numero 34 arriva nel recupero, è proprio Immobile a guadagnarsi il penalty, saltano gli accordi con Luis Alberto. Sul dischetto va ancora lui, l’uomo dei record che ora può davvero sognare la Scarpa d’Oro.

IL TABELLINO

SERIE A

VERONA-LAZIO 1-5

Marcatore: 39′ rig. Amrabat (V), 45’+6′ rig., 84′, 90’+4′ rig. Immobile (L), Milinkovic (L), 63′ Correa (L)

VERONA (3-4-2-1): Radunovic; Veloso, Rrhamani, Gunter; Faraoni (79′ Di Marco), Pessina, Amrabat, Lazovic; Borini (67′ Di Carmine), Zaccagni (67′ Salcedo); Eysseric. A disp.: Silvestri, Berardi, Badu, Stepinski, Lucas Felippe, Terracciano. All.: Ivan Juric.

LAZIO (3-5-2): Strakosha; Patric (65′ Vavro), Luiz Felipe, Acerbi; Marusic (88′ Armini), Milinkovic (88′ A. Anderson), Parolo, Luis Alberto, D. Anderson (65′ Lukaku); Correa (68′ Caicedo), Immobile. A disp.: Proto, Guerrieri, Bastos, Cataldi, Falbo, Jony, Adekanye. All.: Simone Inzaghi.

Arbitro: Manuel Volpi (sez. di Arezzo)

Assistenti: Valeriani – Galetto

IV uomo: Ros. V.A.R.: Fabbri. A.V.A.R.: Meli

NOTE. AmmonitI: 47′ Rrhamani (V), 67′ Marusic (L). Recuperi: 3′ pt; 5′ st.

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