Simone Inzaghi, allenatore della Lazio, ha parlato in collegamento video con Che Tempo Che Fa, trasmissione in onda su Rai 2:

“Poter finire il campionato è l’augurio che ci facciamo tutti, per i tifosi e chi lavora nel calcio. I presupposti ci sono, noi allenatori ci siamo sentiti e abbiamo grande voglia di ripartire, in sicurezza come per gli allenamenti singoli. Al di là delle classifiche, e noi stavamo facendo qualcosa di straordinario, sappiamo che nel calcio si passa dalle stelle alle stalle da un momento all’altro, ma è una questione per tutto il movimento. Abbiamo visto la Germania ripartire, noi nei nostri impianti siamo in grandissima sicurezza: monitoraggio ogni giorno, manteniamo le distanze. Da domani torneremo agli allenamenti collettivi e siamo avanti”.

Che succede se c’è un positivo?
“Fortunatamente ancora non è accaduto. Stiamo aspettando il protocollo, che ci dicano. Speriamo che si possa isolare il caso singolo, continuando ad allenarsi”.

Che dice suo fratello?
“Anche Pippo spera di riprendere. Addirittura in Serie B ancora non hanno ripreso neanche gli allenamenti individuali, ma vedo che i numeri stanno scendendo. I tecnici, sia di A che di B, non vedono l’ora e aspettiamo che si decida”.

Come ha trovato i ragazzi al rientro?
“Con tantissima voglia, però devo ammettere che erano un po’ in difficoltà. Rimanere sessanta giorni fermi, siamo stati i primi a fermarsi già dal 6 marzo, comporta queste cose e me lo aspettavo. Ora sono un po’ migliorati ma servirà loro un po’ di tempo. Non sono ingrassati, ma erano abituati a star fermi massimo tre settimane e mezzo durante le vacanze estive. Uno stop così è un problema per tutti quanti, non solo noi”.

(fonte: tuttomercatoweb.com)

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