Gianni Di Marzio, ex allenatore ed esperto di mercato, è intervenuto nella trasmissione radiofonica Laziali On Air, condotta da Danilo Galdino e Fabio Belli:

Non so se alla Lazio possa servire davvero un tipo di attaccante come Giroud. Certo, avere un giocatore importante fa più che comodo, anche perché sono convinto che questo può essere l’anno della Lazio. L’allenatore è un predestinato, la squadra ha acquisito coscienza e consapevolezza e sul piano dell’aggressività del gioco mi sembra che ci sia grande qualità, d’altronde ho sempre considerato Inzaghi un predestinato, il classico allenatore da Juve senza nulla togliere alla Lazio. Se avessi dovuto scegliere un rinforzo avrei puntato però più sugli esterni bassi, ma di fronte a una squadra che funziona come un orologio svizzero come la Lazio a volte il miglior acquisto è quello che non si fa. La Lazio è una squadra che può cogliere la grande occasione, come si dice spesso tra i due litiganti il terzo gode.

La Lazio ha la fortuna di avere un super Immobile, capace di attaccare lo spazio e fare cose straordinarie, coprendo una quantità di campo impressionante. Non ce ne sono in Europa così. Sicuramente sul mercato invernale l’Inter ha lavorato bene per l’immediato, ha fatto una squadra per vincere lo Scudetto, sul piano quantitativo il Napoli si è mosso bene, con Politano che va ad aggiungere un’alternativa importante a Callejon, in più Rrahmani e Petagna sembrano già pronti per giugno.

Tare al momento è probabilmente il numero uno in assoluto in Italia, mi stupisco che i top club europei non l’abbiano ancora portato via a Lotito. Sa fare le cose in silenzio, oltre a farsi rispettare e ad avere una rete di scouting ben diramata, senza rinunciare mai ad andare a vedere di persona i giocatori. Se fossi un presidente di calcio il primo acquisto che farei per inserirlo nel mio staff è Tare.

Anche la Roma sta facendo bene, non ci aspettavamo che Fonseca facesse un calcio così equilibrato, invece abbiamo capito che è un calciatore in grado di fare bene la fase di non possesso e i giallorossi sono competitivi per la Champions. Florenzi sarà stato sicuramente una bandiera ma il tecnico deve avere piena fiducia e stima dei suoi calciatori e soprattutto deve essere pienamente libero di fare le sue scelte.

 

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