di Danilo GALDINO

Domani sarà 18 gennaio…
Per la nostra città questo non è un giorno come tanti altri, lo sa bene Roma e lo sanno bene i Laziali di tutte le generazioni.
Domani non sarà solamente il giorno di Lazio – Sampdoria, incontro valido per la prima giornata del girone di ritorno di questa stagione 2019/2020, ma come accade da 43 anni, sarà un giorno particolare e struggente per tutti noi.
Ogni popolo ha il proprio giorno di dolore e puntualmente, come il calendario indica l’arrivo del diciottesimo giorno del primo mese dell’anno, il magone e il dolore riaffiorano prepotentemente.
Il destino beffardo sembra annusare da lontano il profumo del dramma, perché il 18 gennaio con lo scorrere del tempo, si è arricchito ogni volta di una nuova fitta lancinante al cuore e di una lacrima in più.
Domani come accade da quel 1977, il primo pensiero che rimbalzerà nella testa di un intero popolo sarà rivolto al suo angelo biondo.
La Lazio nostra è una delle favole più belle, appassionanti e struggenti che si siano mai vissute e raccontante nel corso della storia. Un racconto fatto di uomini speciali e grandi imprese, di boati di gioia assordanti e lacrime strazianti. Capitoli e capitoli, scritti da mani sporche d’inchiostro e fogli bagnati dalle lacrime e dal sangue…
18 gennaio 1977: il suono fastidioso e macabro di un colpo di pistola riecheggiò per ogni strada, piazza e vicolo della nostra città, provocando un dolore fortissimo al cuore di tutti. Quegli stessi cuori che un paio di mesi prima piansero e si disperarono per la perdita del “Maestro” Tommaso Maestrelli.
Ho visto un Re… biondo, forte e instancabile. Un Re capace di correre veloce come il vento, di sdoppiarsi in campo e superare ogni avversario.
Re Cecco: l’invincibile… era così per ogni Laziale e continua ad esserlo a distanza di anni.
Il 18 gennaio è il giorno di Luciano, ma esattamente tre anni fa, questa data del calendario si è nuovamente macchiata di sangue: a 180 chilometri dalla Capitale una giornata che doveva essere di relax e divertimento, tra la neve ed il benessere, per diverse famiglie, si è trasformata in una tragedia che ha scosso l’Italia intera.
Il 18 gennaio 2017 nell’hotel Rigopiano di Farindola in Abruzzo, ben 29 persone sono state travolte dalla neve e sepolte dai detriti. Altre 11 sono miracolosamente sopravvissute e sono state estratte vive dopo giorni di ricerche e scavi. Tra di loro c’era un ascoltatore del nostro programma, un amico e un figlio del nostro stesso sentimento: Giampaolo Matrone!
A distanza di 36 mesi tutte queste famiglie ancora aspettano giustizia…
In questo giorno però dai colori spenti, c’è anche un riflesso di luce splendente, perché il 18 gennaio del 1986 in un paese della Bosnia chiamato Mostar, nasceva un predestinato, che avrebbe impresso il suo nome a fuoco nella storia della Lazio nostra e dell’intera città di Roma.
Senad Lulic sarà ricordato per sempre come il giustiziere, l’uomo della Provvidenza, la persona che ha incarnato in quel 26 maggio, San Michele Arcangelo, sconfiggendo e scacciando all’inferno tutti i nostri eterni avversari.
Come si affronterà domani un 18 gennaio?
Stando insieme come sempre, in quella che è la nostra casa, uniti e pronti a farci rapire dalle solite mille emozioni contrastanti, sostenendo questa fantastica Banda Inzaghi e spingerla con tutta la forza che abbiamo nel cuore sempre più in alto.
L’amore incondizionato ed il culto del ricordo superano ogni cosa: volano sopra ai giorni come il 18 gennaio, volano sopra ad ogni giorno di dolore, volano sopra ad ogni ostacolo e se domani guarderai bene tra le nostre mille bandiere, troverai i sorrisi di tutti i nostri angeli…
Oggi più di ieri, Avanti Lazio… Avanti Laziali!

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