di Danilo GALDINO

Bello non ti passa più, te la sei voluta tu, questa Banda vince e poi, rosicare e cazzi tuoi…
Livello 1 – Pupazzo patetico
Vestito a festa all’ora di pranzo, ma come sempre non la strusci mai, provochi vigliaccamente tutti e a piangere dall’arbitro vai:
“Signore, basta, non ce la faccio più se continuano a insultarmi vado via e non gioco più… Non lo sente lei neanche un uh?”

Livello 2 – L’interrogatorio
Nella frase “Balotelli tirace er pallone” non c’è proprio nessuna lettera uh, c’è solo il disagio di chi non conta più niente, ma ancora si sente una star. Vedere questa Lazio nostra vincere a troppi male fà… e allora non molliamo e continuiamo a sognar, continuiamo a lottar, continuiamo a cantar’:
“Forza Lazio facci un goal si alza dalla Curva Nord, corri e lotta finché puoi, non ti lasceremo mai. Forza Lazio facci un goal giuro non ti tradirò, fino in capo al mondo andrei sventolando i colori miei…”

Livello 3 – Le vittorie da panico
Come si avvicina il 90’ tutti gli avversari cominciano a tremar, questa irriducibile Banda non molla mai fino a che non riesce a segnar.
Sono ben 6 le reti siglate nei minuti di recupero, che lievitano a 12 considerando l’ultimo quarto d’ora.

Livello 4 – Gli altarini si scoprono
Vedi i numeri ed inizi a tremar’. Questa è la Banda dei record ed impazzire tutti fà: 9 vittorie consecutive e il record di Eriksson eguagliato del 1998/99; 39 punti in classifica con una partita da recuperare; Re Ciro che non smette di segnar’ e con la doppietta al Brescia sale a 19 reti in 17 partite, l’ultimo che riuscì in un’impresa del genere fu Angelillo nel 1959. Il prossimo primato assoluto da raggiungere appartiene al Grande Torino della fine degli anni ’40. A cavallo delle stagioni 1947/48 (le ultime 6 gare) e 1948/49 (le prime 7), i granata segnarono consecutivamente almeno due gol agli avversari. Al momento la Lazio nostra è ferma a quota 12 partite.
E allora non molliamo e continuiamo a sognar, continuiamo a lottar, continuiamo a cantar’:
“Forza Lazio facci un goal si alza dalla Curva Nord, corri e lotta finché puoi, non ti lasceremo mai. Forza Lazio facci un goal giuro non ti tradirò, fino in capo al mondo andrei sventolando i colori miei…”

Livello 5 – Ci siamo sempre noi
Andare a Brescia in 2000 e giocare sempre in casa è l’ennesima dimostrazione che questa Banda vola spinta dal suo straordinario popolo. Ora alla mezzanotte di mercoledì soffieremo su 120 candeline come tradizione a Piazza della Libertà e poi penseremo a far trovare il giusto ambiente sabato alle 18:00 al Napoli di Gattuso.

Livello 6 – A volte ritornano a zagajar’
Tutte le feste comandate rovinate, pure una Befana amara ti è toccato passar’, sognavi un dolce sorpasso, ma al doppio canto del Gallo, Fonseca hai rinnegato tre volte… ma quale gallo, quello era un vero toro scatenato!
Quando poi si insulta un Laziale come Lorenzo De Silvestri augurandogli di raggiungere presto il suo amico Gabriele, significa che il grado di cottura è arrivato… scola la pasta che sono pronti!
Tanto sono i soliti “ragazzini” che da sempre insultano di nascosto Vincenzo Paparelli e tutti i nostri angeli…
Bello non ti passa più, te la sei voluta tu, questa Banda vince e poi, rosicare e cazzi tuoi…
Giornali, tifosi e tv, non ce la fanno più… Questi Laziali sono un incubo da cui non se ne esce più… parlate di altro, inventate casi per spostare le attenzioni da una dolorosa realtà che tutti impazzire fà: questa Banda Inzaghi è una squadra fantastica…
Oggi più ieri, Avanti Lazio… Avanti Laziali!

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