Il responsabile della comunicazione della Lazio, Arturo Diaconale, è intervenuto nella trasmissione radiofonica Laziali On Air, condotta da Danilo Galdino e Fabio Belli:

“È un periodo di feste assolutamente positivo e felice, godiamocele tutte e speriamo di proseguire ancora così. La Lazio inanellando questa serie di vittorie aveva creato le condizioni per raggiungere il risultato della Supercoppa. Si era già visto in campionato come la Lazio potesse far bene contro la Juventus. Questa squadra con lo spirito che si è creato al suo interno può proseguire nel migliore dei modi anche in campionato.”

“Ho risposto a determinate affermazioni fatte dalla radio ufficiale giallorossa, ribadendo il principio che esiste la regola non scritta che le due società mantengono fuori dal campo un atteggiamento rispettoso e di silenzio. Ho preferito attenermi a quella regola per non aprire un contenzioso che credo non debba esserci. Interventi più pesanti potrebbero essere anche controproducenti, credo che il comportamento signorile della Lazio premierà alla lunga, scendere a livello di rissa anche a fronte di affermazioni molto gravi non aumenta il prestigio della società. È normale che a volte i tifosi chiedano fuoco e fiamme ma credo che la Lazio esca sicuramente meglio rispetto a chi certe affermazioni le ha pronunciate. Quando la Lazio vince tanti gufi cadono dagli alberi e possono registrarsi reazioni stizzite. La Lazio è una società antica e deve mantenere in tutti i momenti lo stile alto che l’ha contraddistinta in 120 anni di storia. Per avere autorevolezza bisogna mantenere il proprio stile.”

“Per essere una squadra in grado di mantenere certi livelli è indispensabile un apporto di pubblico direttamente proporzionale. Per restare ai vertici del calcio italiano è necessario un pubblico che possa essere il dodicesimo sugli spalti, un ruolo che spesso si è rivelato determinante.”

“Seguiamo una rotta già sperimentata nella celebrazione dei successi, sperando che ci possano essere sempre più tour per celebrare trofei e successi.”