di Danilo GALDINO

Più di 2100 anni fa, lo storico greco Polibio spiegò che: “Color che sanno vincere sono molto più numerosi di quelli che sanno fare buon uso della loro vittoria.”
A 48 ore dalla bella vittoria a Reggio Emilia, dal terzo posto agguantato in solitaria dopo il pareggio in rimonta all’ultimo minuto del Lecce contro il Cagliari nel recupero di ieri pomeriggio; dal vantaggio aumentato sul
Napoli e l’Atalanta, non è facile controllare l’entusiasmo, la gioia e la soddisfazione di aver riacciuffato e superato nel corso del tempo avversari che ci precedevano in classifica. Ora bisogna fare buon uso della nostra vittoria. La carica di energia positiva che pervade i nostri cuori non deve essere come un calice d’assenzio trangugiato per festeggiare, non serve intorpidire le nostre menti e crogiolarsi sull’ennesima vittoria conquistata lontano dall’Olimpico, perché nel nostro destino ce n’è sempre una nuova da sostenere e affrontare. Queste due reti rifilate al buon Sassuolo di De Zerbi ci devono solo far prendere atto per l’ennesima volta che la Banda Inzaghi è un grande gruppo, formato da tanti giovani talenti e da diversi campioni, una squadra in grado di giocarsela con tutti senza timori reverenziali, con il migliore attacco della serie A, il capocannoniere del campionato e tante altre frecce da poter scoccare in qualsiasi occasione.
Il giorno più importante per un vincente è sempre quello dopo la vittoria, quindi bisogna subito concentrarsi e fissare immediatamente il prossimo obiettivo di campionato, che verrà preceduto dalla “partita formalità” con i rumeni del Cluj di giovedì sera.
Fissare bene le priorità, onorando sempre quell’aquila che si porta con fierezza sul cuore. Siamo una delle squadre più antiche d’Italia, quella che da quasi 120 anni rappresenta la Città Eterna, la formazione del nostro paese che negli ultimi 21 anni ha disputato più finali in Italia ed Europa, siamo la S.S.Lazio e non possiamo mai fare brutte figure. Onorare l’impegno di Europa League con la consapevolezza che la partita più importante che dobbiamo affrontare e vincere è quella di domenica. Un viaggio in campionato ancora molto lungo e pieno di insidie.
Next Stop: Udinese
Prossima fermata: Stadio Olimpico
Domenica 1 dicembre a casa nostra, e a casa nostra comandiamo noi!
I friulani sono un altro scoglio non facile da superare, ma come ci ha insegnato il nostro poeta cantore: “Come può uno scoglio arginare il mare…”
Un mare d’amore incondizionato, travolgente, che ha spazzato via avversari, polemiche extra-campo, musi perennemente lunghi e sguardi carichi di livore. Una forza dirompente e trascinante, che spaventa gli avversari e coinvolge sempre più persone. Ora non possiamo rilassarci e adagiarci sugli allori, non dobbiamo farci condizionare dagli squilli di trombe che in questi giorni incenseranno Simone Inzaghi, Ciro Immobile, Caicedo, Luis Alberto e tutti i protagonisti di questo ultimo mese e mezzo, perché provengono dagli stessi suonatori che quotidianamente da anni cercano di destabilizzare e sfiancare un intero ambiente.
Serve lo stesso stadio Olimpico di Lazio-Lecce: colorato, voglioso, a tratti assordante e trascinante.
Servono gli stessi occhi visti a Reggio Emilia, a Milano, a Firenze e in ogni partita vinta fino ad oggi.
“Color che sanno vincere sono molto più numerosi di quelli che sanno fare buon uso della loro vittoria.”
Questi giorni di Champions League ed Europa League, per le altre squadre che corrono insieme a noi per i posti di testa, potrebbe essere logoranti: squadre contestate, criticate e che non sanno più vincere da diverse partite. Qualcuno per ovvi motivi continuerà a frenare e noi dovremo farci trovare nuovamente pronti e approfittarne come è accaduto negli ultimi due turni di campionato, quindi iniziamo sin da ora a concentrarci sui primi bianconeri che andremo ad affrontare nel nostro stadio.
Nel giro di sei giorni troveremo sulla nostra strada Udinese e Juventus, quindi la tua fame insaziabile di Lazio con ardore e coraggio, facendo buon uso delle vittorie conquistate fino ad oggi, restando umili e vigili perché chi ci ha frenato in precedenza, sicuramente proverà nuovamente a metterci i bastoni tra le ruote.
Correte lancette, per favore correte veloci, correte perché la voglia di Lazio nostra è tanta e incontenibile, questa squadra è talmente bella che dovrebbe giocare, per avere la possibilità di seguirla e sostenerla, un giorno sì e l’altro pure… correte lancette dell’orologio raddoppiate e triplicate l’intensità dei vostri giri e portateci presto al prossimo appuntamento a casa nostra: 3 gare di fila nel giro di dieci giorni. Corri veloce tempo e catapultaci in quel preciso momento in cui mille bandiere famo sventolà, nell’istante in cui entra la Lazio e lo stadio sta a scoppià…
Oggi più di ieri, Avanti Lazio… Avanti Laziali!

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