di Danilo GALDINO

Si imbosca tra gli articoli, rimescolano le regole, l’inchiostro la sporca, l’altera e ne cambia la forma, nessuno sa per certo se viene o se ne va.
Non legge le pagelle, i giudizi soggettivi e condizionati, non crede nei pronostici faziosi, non guarda le pagine di certi quotidiani, lei, ama rifugiarsi nella semplicità, l’autenticità, l’obiettività e l’onestà.
E tutti lì che discutevano, e tutti che dicevano: “Immobile non segna mai in Nazionale”.
Un anno fa si chiedeva la testa del nostro bomber, si colpevolizzava lui per coprire i limiti e le carenze altrui, si crocifiggeva Ciro per colpire indirettamente la Lazio ed i Laziali.
Ma com’è si veste, quanto costa, che cos’è e che faccia ha la verità?
La verità arriva quando vuole, la verità non ha bisogno mai di scuse, la verità!
La verità fatale, la verità è che tutti possono sbagliare, devi sapere da che parte stare. La verità fa male…
Si cercano i colpevoli, si ascoltano psicologi, ognuno sa chi è stato o chi sarà.
Si vieta un po’ di tutto, le trasferte e gli striscioni, si limita la passione e la libera comunicazione, proibizionismi isterici.
Vietato stare qui e stare là, e tutti pronti a crederci al primo che lo sa, che la spara o inventa più grossa.
L’Italia di Mancini gioca scrive la storia della nazionale con il nuovo record di 11 vittorie consecutive. “1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9…” no, non è un bambino che conta mentre gioca a nascondino, ma sono le reti con cui sotterra i poveri Armeni.
C’è gloria un po’ per tutti, ma soprattutto per Ciro nostro: doppietta, assist e fascia da Capitano. Zittisce una volta per tutte chi lo ha criticato con tanto veleno, ogni volta che indossava l’azzurro. Con la doppietta di ieri, arriva a 10 reti in nazionale superando anche Totti… certo che le leggende Gigi Riva con 35 reti in 42 presenze, Giuseppe Meazza 33 reti e Silvio Piola con 30, sono ancora molto lontano, ma il tempo e l’età del nostro bomber di Torre Annunziata lasciano ben sperare.
Ciro Immobile chi? Ma l’attaccante italiano della Lazio nostra che negli ultimi quattro campionati ha segnato più di ogni altro attaccante della serie A.
Per continuare a chiedersi dov’è la verità e come si veste, quanto costa, che cos’è, che faccia ha, bisogna leggere i numeri.
La verità arriva silenziosa, la verità disturba sempre un po’ qualcosa.
La verità è la televisione secondo qualcuno, la verità è che ce n’è sempre una migliore, la verità può essere un errore, la verità arriva sempre sola.
La verità, la verità non ha bisogno mai di scuse, la verità non è sempre una signora vestita a strisce verticali. La verità non è vestita mai di biancoceleste, ma sempre e solo di altre tonalità.
La verità non è neanche una cosa, verità non si sposa mai con Lazialità, parola tanto odiata da lobby, caste e potenti comunità.
Da oggi finalmente tutto tornerà alla normalità con Ciro Immobile e Francesco Acerbi, che torneranno a casa nostra. Torneranno da grandi protagonisti di queste ultime due gare della nazionale: reti siglate, ottimi voti in pagella, l’affetto e la stima di tutto il gruppo guidato da Roberto Mancini, che li ha consacrati leader di questa squadra che giocherà i prossimi europei.
Da oggi torneranno a respirare solo e soltanto Lazialità, potranno riabbracciare tutti a Formello e dedicarsi esclusivamente alla prossima missione: vincere a Reggio Emilia e continuare questa strepitosa cavalcata Champions.
Ora si potrà parlare esclusivamente della delicata trasferta contro il Sassuolo, il pericolo per tanti di vedere la Lazio nostra sempre più su, sempre più distante, sempre più spinta dalle reti del più forte e prolifico attaccante italiano degli ultimi anni, il capocannoniere della serie A, il nostro Ciro goal, questa è la verità che tanto male fa…
Oggi più di ieri, Avanti Lazio… Avanti Laziali!

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