di Danilo GALDINO

Certe notti, somigliano a un vizio che non voglio smettere, smettere mai…
No, non voglio smettere mai di vivere certe emozioni, di credere e sperare, di lottare e sognare, di vincere ed esultare insieme a tutti i figli del mio stesso sentimento.
Certe notti, son notti d’Europa League, ma sembrano tanto notti di Champions, contro un avversario titolato, 50 volte campione di Scozia, vincitore di 39 Coppe nazionali e con una Coppa dei Campioni in bacheca.
Certe notti, sembra che cambia, ma poi alla fine è sempre la stessa Lazio nostra: volti diversi, ma stessi sguardi di ragazzi che nelle ultime settimane hanno dato un segnalo chiaro e forte a tutti. Un gruppo che suda, non molla e non ci sta per nessuna ragione ad essere sconfitto: Atalanta, Fiorentina, Torino, Milan e domani arriva il Celtic di Glasgow.
Certe notti, ti accorgi che il Mister Inzaghi conosce perfettamente tutto il suo gruppo, motiva ogni singolo ragazzo, lo considera, ci crede e ci fa affidamento.
Certe notti, comprendi che la superficialità di non considerare all’altezza questa coppa e prendere sotto gamba gli impegni europei è illogica, visto che da 20 anni una squadra italiana non conquista una finale di Europa League ed ex Coppa Uefa.
Certe notti, scopri che quei calciatori che venivano considerati dei “pipponi” dai soliti tifosi tristi, prevenuti e disfattisti, poi così scarsi non sono e nelle ultime vittorie conquistate sono stati molto utili.
Certe notti, non sono molto semplici da vivere e affrontare, perché il calcio moderno è sempre più schiavo delle tv e delle lobby di potere, penalizzando continuamente molti appassionati e tifosi, che alle 18:55 di un giorno feriale lavorativo in una città disorganizzata come Roma, non potranno seguire da vicino la propria amata.
Certe notti, ti accorgi che questo gruppo è stato forgiato con cento colpi di martello come una spada samurai indistruttibile. Un gruppo che incarna perfettamente la generosità e lo spirito indomito, che aveva in campo da giocatore, il suo splendido Mister Laziale.
Certe notti, ti aiutano a ricordare che questa squadra nelle ultime quattro stagioni ha dimostrato spesso di saper giocare a due tocchi come i grandi club europei, che non butta mai un pallone, che sa essere letale con ripartenza e verticalizzazioni improvvise, che se decide di prendersi la metà campo avversaria lo fa con piglio e decisione con un pregevole possesso palla, che reagisce sempre alle avversità e non chiama mai anticipatamente la resa.
Certe notti, dovrebbero regalare a tutti la consapevolezza di essere qualcosa di importante, aumentando l’auto stima di tutti e riuscendo a scaldare i cuori anche dei più tiepidi.
Certe notti, sono partite da dentro o fuori, che i tre punti in palio complice gli errori precedentemente commessi sono vitali. Servono due vittorie nelle prossime due partite interne contro le squadre che oggi ci precedono in classifica e con cui abbiamo perso in Romania e Scozia.
Certe notti, ti permettono di non compromettere qualcosa per cui si è faticato e lottato un anno intero, due/terzi dei tifosi di serie A sognano di poter disputare una partita europea e di conquistare un trofeo prestigioso.
Certe notti, sono l’ennesima riprova che in ogni occasione, l’unica vera cosa che conta e fa la differenza è er core.
Certe notti, ti danno lo slancio per continuare ad affrontare tutti gli impegni futuri senza temere niente e nessuno, perché questa Banda Inzaghi dall’ultima sosta delle nazionali ha giocato cinque partite ufficiali tra campionato ed Europa League: ne ha vinte tre consecutive in campionato, ne ha pareggiata una con una rimonta incredibile e persa immeritatamente una sola proprio contro la squadra che andremo ad affrontare domani.
Certe notti, somigliano a un vizio che non voglio smettere, smettere mai… quindi pronti a lanciarsi verso un’altra notte, che ci catapulta indietro nel tempo, ricordandoci tante emozioni incancellabili e grandi campioni del passato.
Certe notti, la macchina è calda e dove ti porta lo decide lei.
Certe notti, la strada non conta e quello che conta è sentire che vai, che vai verso casa tua, in direzione Ponte Milvio, in quello stadio Olimpico che nel corso del tempo ti ha visto crescere, sempre e solo con la Lazio nostra nel cuore…
Oggi più di ieri, Avanti Lazio… Avanti Laziali!

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