Eugenio Fascetti, nel giorno del suo 81esimo compleanno, è intervenuto sugli 88.100 di ElleRadio nella trasmissione Laziali On Air, condotta da Danilo Galdino e Fabio Belli:

In Lazio-Atalanta i bergamaschi mi hanno impressionato con la loro capacità di giocare a ritmi forsennati, il primo tempo è stato un massacro. Quando rallenta però si aprono dei varchi in difesa pesanti, vedi i 3 gol della Lazio ma anche i 5 subiti dal Manchester City ieri sera: quando mollano un po’ dietro mostrano dei limiti. E’ una vecchia storia, già l’Ajax degli anni 70 aveva bisogno di lunghi momenti di melina per recuperare dalle fasi di grande intensità.

Per la Lazio i cali di tensione credo siano dovuti maggiormente da un problema mentale, di personalità. La Lazio ha vissuto una partita a due facce, contro l’Atalanta era andata anche bene a finire 0-3, il divario poteva essere più pesante. Sicuramente i giocatori nell’intervallo si saranno guardati in faccia, ma è stata l’Atalanta a non far giocare, bisogna leggere molto bene quella partita.

La Lazio mi sembra abbia un difetto che si porta dietro da tanto tempo, cambiare volto più volte nel corso della stessa partita, sicuramente l’obiettivo massimo è la Champions, il quarto posto. Immobile segna sempre ed è un valore aggiunto, credo che i rigori domenica fossero netti, l’arbitro sul primo rigore è stato bravo a vedere il pestone perché si era trascinato un po’ Immobile dopo il contatto, il secondo è ineccepibile sotto ogni punto di vista.

Sulla scelta degli allenatori sembra che l’esperienza non serva più a nulla, mi chiedo cosa facciano a fare i corsi per allenatori. Anche il Genoa sceglie Tiago Motta che non aveva mai allenato, forse serve più un badante per la panchina che un tecnico qualificato. Gli allenatori son sempre saltati comunque, non è una novità. Ora però vedo arrivare in Serie A allenatori che hanno fatto solo la C, mi viene da dire beati loro perché una volta la gavetta richiesta era un’altra. Ci sono allenatori che vengono celebrati per il gioco, ma c’è il Sassuolo ad esempio che prende quattro gol a partita ma si sottolineano i progressi. Secondo me nel calcio serve equilibrio, fanno passare Allegri come un allenatore da tre soldi e ha vinto tutto.

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