di Fabio BELLI (foto © Gian Domenico SALE)

La Lazio più bella di Inzaghi e la Lazio più brutta di Inzaghi, in una sola partita e non in quest’ordine. Che l’Atalanta fosse forte si sapeva, non che potesse schiantare in stile Harlem Globe Trotters la Lazio ridotta a misero sparring partner per 45′. Ma nel secondo tempo bastano Patric e Cataldi e soprattutto un cambio di mentalità quasi insospettabile: tutti, dal presidente all’allenatore ai giocatori stessi in moti d’autocritica avevano biasimato il carattere di questa squadra, rimontare 3 gol a un’Atalanta così intensa era un’impresa quasi impensabile. E’ successo, la Lazio di Inzaghi è strana, imprevedibile e a volte anche irritante, ma l’aggettivo che più le si addice è infinita, nel bene e nel male. E stavolta nel bene, cavolo!

FORMAZIONI – Simone Inzaghi non disattende le attese della vigilia ma è costretto all’ultimo secondo a fare a meno di Lazzari, che ha accusato un malore nel riscaldamento: al suo posto dentro Marusic. Correa affianca Caicedo in attacco mentre Berisha, tornato con un affaticamento dal Kosovo, è indisponibile. In vista del Manchester City, due cambi importanti per Gasperini oltre a quello forzato tra Muriel e Zapata in attacco. Restano in panchina De Roon e Ilicic, titolari Pasalic e Malinovskyi.

PRIMI SCRICCHIOLII – Atalanta subito intraprendente, Malinovskyi dalla distanza calcia di poco alto dopo 2′, subito dopo Strakosha si allunga bene su un tentativo mancino di Gomez. La Lazio risponde con uno slalom di Milinkovic-Savic che viene chiuso in angolo da un anticipo di Palomino. Il possesso palla nei primi minuti è atalantino, la Lazio cerca il break giusto con il pressing sui portatori di palla avversari. Al 12′ bergamaschi vicinissimi al gol: Hateboer fonda sulla destra, Pasalic trova il piattone a centro area sul cross teso, ma Strakosha salva un gol fatto.

INCUBO MURIEL – La Lazio soffre, al 21′ Muriel scalda i motori con un gran destro che finisce di poco alto. Al 23′ l’Atalanta passa con un’azione da manuale: Pasalic con un tacco volante apre per Gosens, assist per Muriel che tutto solo in area supera Strakosha. Lazio tramortita, ancora Muriel sfiora il gol su assist di Gomez, poi Marusic viene ammonito per un fallo su Gosens. Punizione dalla trequarti, la batte Muriel forte e tesa in area, nessuno tocca e Strakosha è beffato sul secondo palo.

SITUAZIONE DIFFICILE – La Lazio è stordita, sbaglia tutto quello che si può sbagliare, l’Atalanta arriva a 12 conclusioni in porta al 35′ con un destro di Freuler. Al 37′ Luis Alberto si addormenta al limite dell’area, altro break dell’Atalanta e Gomez firma lo 0-3, che chiude il primo tempo di fatto con la Lazio che rientra tra gli spogliatoi tra le bordate dei fischi del pubblico dell’Olimpico. Inzaghi inserisce Patric e Cataldi al posto degli ammoniti Marusic e Parolo a inizio ripresa, la squadra prova almeno a salvare la faccia e Immobile e Correa mancano buone chance per accorciare le distanze, nel frattempo Gasperini inserisce prima De Roon e poi Ilicic al posto di Pasalic e Muriel.

LA RIMONTA IMPOSSIBILE – Al 24′, pestone in area di Palomino su Immobile. Calcio di rigore che lo stesso Immobile trasforma. Sembra il gol della bandiera, è quello che clamorosamente riapre il match perché subito dopo Correa si sblocca inventandosi un gran gol partendo dalla destra e piazzando il pallone sotto la traversa. Il match cambia completamente, l’Atalanta “sente” la pressione e su un colpo di testa di Correa è fulmineo Gollini nell’abbassarsi e nell’evitare il clamoroso 3-3, dopo aver sventato subito prima un gran destro a girare di Luis Alberto. Inzaghi tenta il tutto per tutto con Caicedo in campo al posto di Radu, l’Atalanta con la Lazio sbilanciata rischia e su un’azione con quattro giocatori bergamaschi in area si immolano Strakosha e Luiz Felipe, annullando il contropiede. 5′ di recupero e al 92′ avviene l’impossibile: De Roon stende Immobile in area, è ancora calcio di rigore, Ciro batte forte ma non molto angolato, Gollini ci arriva ma il pallone schizza in rete. Esultanza liberatoria, nessuno avrebbe immaginato un epilogo così, clamoroso ma meritato, nel DNA di questa Lazio ormai si è capito che ci sono montagne russe impossibili da gestire. Tanto vale godersi i brividi.

IL TABELLINO

SERIE A

LAZIO-ATALANTA 3-3

Marcatori: 23′, 28′ Muriel (A), 37′ Gomez (A), 69′ rig., 93′ rig. Immobile (L), 70′ Correa (L)

LAZIO (3-5-2): Strakosha; Luiz Felipe, Acerbi, Radu (79′ Caicedo); Marusic (46′ Patric), Milinkovic, Parolo (46′ Cataldi), Luis Alberto, Lulic; Correa, Immobile. A disp.: Guerrieri, Alia, Bastos, Vavro, Lazzari, Jony, Lukaku, André Anderson, Adekanye. All.: Simone Inzaghi.

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Palomino, Masiello (74′ Kjaer); Hateboer, Freuler, Pasalic (60′ de Roon), Gosens; Malinovskyi; Gomez, Muriel. A disp.: Sportiello, Rossi, Djimsiti, Arana, Ibanez, Castagne, licic, Barrow. All.: Gian Piero Gasperini.

Arbitro: Gianluca Rocchi (sezione di Firenze)

Assistenti: Tegoni e Tolfo

IV uomo: Manganiello. V.A.R.: Guida. A.V.A.R.: Carbone

NOTE. Ammoniti: 27′ Marusic (L), 32′ Parolo (L), 49′ Lulic (L), 58′ Gollini (A), 60′ Toloi (A), 80′ Milinkovic (L). Recupero: 1′ pt; 5′ st.

La Lazio più bella di Inzaghi e la Lazio più brutta di Inzaghi, in una sola partita e non in quest’ordine. Che l’Atalanta fosse forte si sapeva, non che potesse schiantare in stile Harlem Globe Trotters la Lazio ridotta a misero sparring partner per 45′. Ma nel secondo tempo bastano Patric e Cataldi e soprattutto un cambio di mentalità quasi insospettabile: tutti, dal presidente all’allenatore ai giocatori stessi in moti d’autocritica avevano biasimato il carattere di questa squadra, rimontare 3 gol a un’Atalanta così intensa era un’impresa quasi impensabile. E’ successo, la Lazio di Inzaghi è strana, imprevedibile e a volte anche irritante, ma l’aggettivo che più le si addice è infinita, nel bene e nel male. E stavolta nel bene, cavolo!

FORMAZIONI – Simone Inzaghi non disattende le attese della vigilia ma è costretto all’ultimo secondo a fare a meno di Lazzari, che ha accusato un malore nel riscaldamento: al suo posto dentro Marusic. Correa affianca Caicedo in attacco mentre Berisha, tornato con un affaticamento dal Kosovo, è indisponibile. In vista del Manchester City, due cambi importanti per Gasperini oltre a quello forzato tra Muriel e Zapata in attacco. Restano in panchina De Roon e Ilicic, titolari Pasalic e Malinovskyi.

PRIMI SCRICCHIOLII – Atalanta subito intraprendente, Malinovskyi dalla distanza calcia di poco alto dopo 2′, subito dopo Strakosha si allunga bene su un tentativo mancino di Gomez. La Lazio risponde con uno slalom di Milinkovic-Savic che viene chiuso in angolo da un anticipo di Palomino. Il possesso palla nei primi minuti è atalantino, la Lazio cerca il break giusto con il pressing sui portatori di palla avversari. Al 12′ bergamaschi vicinissimi al gol: Hateboer fonda sulla destra, Pasalic trova il piattone a centro area sul cross teso, ma Strakosha salva un gol fatto.

INCUBO MURIEL – La Lazio soffre, al 21′ Muriel scalda i motori con un gran destro che finisce di poco alto. Al 23′ l’Atalanta passa con un’azione da manuale: Pasalic con un tacco volante apre per Gosens, assist per Muriel che tutto solo in area supera Strakosha. Lazio tramortita, ancora Muriel sfiora il gol su assist di Gomez, poi Marusic viene ammonito per un fallo su Gosens. Punizione dalla trequarti, la batte Muriel forte e tesa in area, nessuno tocca e Strakosha è beffato sul secondo palo.

SITUAZIONE DIFFICILE – La Lazio è stordita, sbaglia tutto quello che si può sbagliare, l’Atalanta arriva a 12 conclusioni in porta al 35′ con un destro di Freuler. Al 37′ Luis Alberto si addormenta al limite dell’area, altro break dell’Atalanta e Gomez firma lo 0-3, che chiude il primo tempo di fatto con la Lazio che rientra tra gli spogliatoi tra le bordate dei fischi del pubblico dell’Olimpico. Inzaghi inserisce Patric e Cataldi al posto degli ammoniti Marusic e Parolo a inizio ripresa, la squadra prova almeno a salvare la faccia e Immobile e Correa mancano buone chance per accorciare le distanze, nel frattempo Gasperini inserisce prima De Roon e poi Ilicic al posto di Pasalic e Muriel.

LA RIMONTA IMPOSSIBILE – Al 24′, pestone in area di Palomino su Immobile. Calcio di rigore che lo stesso Immobile trasforma. Sembra il gol della bandiera, è quello che clamorosamente riapre il match perché subito dopo Correa si sblocca inventandosi un gran gol partendo dalla destra e piazzando il pallone sotto la traversa. Il match cambia completamente, l’Atalanta “sente” la pressione e su un colpo di testa di Correa è fulmineo Gollini nell’abbassarsi e nell’evitare il clamoroso 3-3, dopo aver sventato subito prima un gran destro a girare di Luis Alberto. Inzaghi tenta il tutto per tutto con Caicedo in campo al posto di Radu, l’Atalanta con la Lazio sbilanciata rischia e su un’azione con quattro giocatori bergamaschi in area si immolano Strakosha e Luiz Felipe, annullando il contropiede. 5′ di recupero e al 92′ avviene l’impossibile: De Roon stende Immobile in area, è ancora calcio di rigore, Ciro batte forte ma non molto angolato, Gollini ci arriva ma il pallone schizza in rete. Esultanza liberatoria, nessuno avrebbe immaginato un epilogo così, clamoroso ma meritato, nel DNA di questa Lazio ormai si è capito che ci sono montagne russe impossibili da gestire. Tanto vale godersi i brividi.

IL TABELLINO

SERIE A

LAZIO-ATALANTA 3-3

Marcatori: 23′, 28′ Muriel (A), 37′ Gomez (A), 69′ rig., 93′ rig. Immobile (L), 70′ Correa (L)

LAZIO (3-5-2): Strakosha; Luiz Felipe, Acerbi, Radu (79′ Caicedo); Marusic (46′ Patric), Milinkovic, Parolo (46′ Cataldi), Luis Alberto, Lulic; Correa, Immobile. A disp.: Guerrieri, Alia, Bastos, Vavro, Lazzari, Jony, Lukaku, André Anderson, Adekanye. All.: Simone Inzaghi.

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Palomino, Masiello (74′ Kjaer); Hateboer, Freuler, Pasalic (60′ de Roon), Gosens; Malinovskyi; Gomez, Muriel. A disp.: Sportiello, Rossi, Djimsiti, Arana, Ibanez, Castagne, licic, Barrow. All.: Gian Piero Gasperini.

Arbitro: Gianluca Rocchi (sezione di Firenze)

Assistenti: Tegoni e Tolfo

IV uomo: Manganiello. V.A.R.: Guida. A.V.A.R.: Carbone

NOTE. Ammoniti: 27′ Marusic (L), 32′ Parolo (L), 49′ Lulic (L), 58′ Gollini (A), 60′ Toloi (A), 80′ Milinkovic (L). Recupero: 1′ pt; 5′ st.

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