Claudio Chiarini, giornalista di Tuttosport, è intervenuto sugli 88.100 di ElleRadio nella trasmissione Laziali On Air, condotta da Danilo Galdino e Fabio Belli:

Ho visto una grande partita di Acerbi in Nazionale, ha esordito con la sicurezza di un veterano, è un difensore davvero straordinario. E mi ha fatto molto piacere anche vedere Immobile sbloccarsi, anche se i compagni non lo hanno assistito come avviene nella Lazio. Credo che Mancini abbia fatto il massimo per mettere Immobile nelle condizioni di segnare, ma il centrocampo dell’Italia non è quello della Lazio: Chiesa ha fatto un po’ il Correa ma non è la stessa cosa, e mancano rifinitori del calibro di Milinkovic-Savic e Luis Alberto. La Finlandia non è un banco di prova terribile ma i tre punti, anche grazie a un rigore un po’ generoso, valgono un passo in avanti verso la qualificazione probabilmente decisivo. Mancini vincendo le prossime due gare eguaglierebbe il record di vittorie consecutive di Pozzo alla guida dell’Italia, 9.

Se Milinkovic-Savic non gioca con la Serbia, non si può certo imporre: se viene lasciato in panchina non può dare il suo contributo. E’ corretto per i tifosi della Serbia essere delusi dopo la dura sconfitta col Portogallo, avendo visto il loro migliore giocatore restare in panchina. Il suo inizio di campionato è stato molto positivo a Genova, ero a Marassi e mi ha convinto. E’ stato un po’ meno incisivo nel derby in una prestazione clamorosa per la Lazio, a memoria non ricordo la Roma presa a pallate in questo modo. Anche il rigore subito mi è parso un po’ assurdo, come quello per l’Italia di ieri: è vero che le regole sono queste ma sta diventando un qualcosa che mortifica il gioco del calcio, il difensore della Finlandia aveva il braccio attaccato al corpo. Si rischia di vedere allenamenti mirati per puntare alle braccia degli avversari.

Sergej è un giocatore che può giocare davvero ovunque: può essere collocato in qualunque posizione del centrocampo, a parte l’ala, e può essere impiegato come mezzala e come trequartista, anche se in quest’ultima posizione nella Lazio forse è meglio vedere Luis Alberto. Milinkovic può vantare uno strapotere fisico, se si mettesse in testa di diventare il campione che potenzialmente è non ce ne sarebbe per nessuno.

Berisha è un elemento che non ho visto giocare molto finora, sicuramente nelle gerarchie parte dalla panchina e può essere utile per far rifiatare i titolari. Spero che questo giocatore si riprenda, nell’ultimo anno a Roma l’abbiamo visto poco o nulla: mi fa venire in mente la pecca della Lazio di quest’anno, che negli 11 titolari non ha nulla da invidiare neanche alle big. Il problema è chi entra per cercare eventualmente il cambio di passo dalle sostituzioni. L’attacco mi sembra il reparto più sguarnito, andava probabilmente implementato con un giocatore capace di dare il giusto ricambio e di essere alternativo anche alle caratteristiche che Caicedo può mettere in campo.

La mia sensazione è che contro la Spal verrà ancora rimandato l’esordio da titolare di Vavro, per poi vederlo giocare in Europa League. Credo che in campionato Inzaghi andrà sul sicuro con gli stessi 11 che sono partiti nel derby, poi giocatori come Vavro, Jony, Caicedo e Parolo potranno trovare spazio a Cluj. Dopo aver mancato in quel modo la vittoria nel derby Inzaghi avrà probabilmente il derby avvelenato e vorrà subito recuperare terreno. In questa fase è prioritario partire bene in campionato, in Europa League la Lazio è nettamente la squadra più forte del girone e deve solo dimostrarlo sul campo.

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