di Danilo GALDINO
“La vera bellezza è qualcosa che attacca, vince, ruba, e infine distrugge…”
No, questo pensiero non è il commento di qualche giornalista sportivo, ma è dello scrittore giapponese Yukio Mishima.
La vera bellezza è rappresentata da questa Banda Inzaghi, una squadra che ieri sera ha asfaltato la Sampdoria, martellandola per 92 minuti, facendo rivedere la squadra che due stagioni fa seppelliva gli avversari sotto montagne di reti. A Marassi le tante chiacchiere lette e sentite in queste settimane sono evaporate minuto dopo minuto, azione dopo azione.
Questo gruppo negli ultimi 3 anni ha raggiunto tre finali e vinto due trofei, vinto derby e partite molto importanti, in troppi afflitti dal malcontento ed il pessimismo cronico, se lo sono dimenticati troppo velocemente.
Poche squadre in Italia possono vantare un quartetto di giocatori della classe di Milinkovic Savic, Luis Alberto, Correa e il bomber italiano più prolifico delle ultime stagioni. Da ieri il nostro Ciro è “Mister 101” reti in serie A e se non ci fosse stato un Audero in grandissima forma, avremmo realizzato cinque o sei goal.
La prima giornata di campionato è sempre stata una grossa trappola per tutti ed i risultati maturati ne sono la conferma: il Milan sconfitto dall’Aristoteles dell’Udinese, la Fiorentina battuta ingiustamente sabato sera dal var e gli altri che hanno pareggiato in casa con il modesto Genoa del buon Aurelio Andreazzoli, danno ancora più valore alla prima vittoria in trasferta in un campo ostico come quello dei blucerchiati.
“La vera bellezza è qualcosa che attacca, vince, ruba, e infine distrugge…”
Questa Lazio nostra ci ha insegnato con il tempo, che attacca sempre e ha segnato a qualsiasi squadra d’Italia, questa Banda Inzaghi ruba l’occhio anche ai più disattenti e a chi non ama i colori del cielo, e infine distrugge… si distrugge qualsiasi cosa: preconcetti, giudizi condizionati, pronostici sfavorevoli, avversari sparsi dentro e fuori dal rettangolo verde, campagne mediatiche denigratorie e destabilizzanti, giochi di potere che la vorrebbero fuori dai posti che contano.
Ieri sera tutti sono rimasti colpiti dallo sviluppo della manovra, dall’alto tasso tecnico dei suoi giocatori più rappresentativi, dalla forza fisica e l’autorevolezza, dalla serenità che si respira in questo gruppo. Tutti ieri si sono dovuti arrendere alla Lazio nostra, esperti, addetti ai lavori e non, anche Di Francesco che avevamo salutato con un umiliante 3-0 nell’ultimo derby stravinto sei mesi fa, ieri ha vissuto il suo personale dèja-vu.
I due momenti più toccanti di questa prima giornata di campionato ce li hanno regalati due Laziali… la risposta più bella a come affrontare la vita e come rispondere al dolore di una morte.
Sinisa Mihajlović presente in panchina a Verona, nonostante la dura battaglia che sta affrontando, è stata un’immagine toccante per tutti gli sportivi e non solo per noi Laziali che gli vogliamo bene. L’ingresso dei nostri splendidi poeti guerrieri nel settore ospiti sventolando emozionati la bandiera di Fabrizio, ha provocato un brivido al cuore. Dopo settimane pesanti e dolorose, di scelte ingiustificate e inutili prese di posizioni degli organi istituzionali, di parole e articoli giornalistici irrispettosi da parte di troppi, di abusi di potere e lunghe giornate in attesa di risposte, di un benestare per poter dare il giusto saluto ad una persona rispettata e ben voluta da tanti figli del nostro stesso sentimento che come tutti gli uomini meritava un funerale pubblico, questo suo ingresso a Marassi insieme ai suoi fratelli più cari, è stato il modo più bello per ricordare una persona che ha fatto molto per tutto il popolo biancoceleste.
La splendida vittoria di ieri sera non deve farci perdere di vista la realtà, tra sei giorni c’è il derby e per vincerlo bisognerà affrontarlo con la massima umiltà e concentrazione, con la stessa voglia e carica dell’ultimo giocato e stravinto.
Ora tocca a TUTTI noi… non a tanti di noi, ma a TUTTI noi!
Chi si professa Laziale non dovrebbe concentrarsi esclusivamente sul mercato più o meno soddisfacente, su chi è il Presidente, il Direttore Generale, l’allenatore o il capitano, ogni Laziale oggi, dovrebbe pensare solo a farsi trovare pronto al proprio posto domenica alle ore 18:00.
“La vera bellezza è qualcosa che attacca, vince, ruba, e infine distrugge…”
La vera bellezza è tutta racchiusa in questa squadra, che incarna da ormai quattro stagioni i nostri sogni più belli. Si dice che chi ben comincia è a metà dell’opera, e la prestazione di ieri ci lascia credere che il meglio deve ancora venire…
Oggi più di ieri, Avanti Lazio… Avanti Laziali!