“Lentamente muore, chi diventa schiavo dell’abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca,
chi non rischia di vestire un colore nuovo, chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero al bianco
e i puntini sulle “i” piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all’errore e ai sentimenti. 
Lentamente muore, chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l’incertezza per inseguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in sé stesso.
 Muore lentamente, chi distrugge l’amor proprio, chi non si lascia aiutare.
Muore lentamente, chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore, chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo 
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare. Soltanto l’ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità…”
La meravigliosa “Ode alla Vita” dovrebbe essere letta e compresa da tutti coloro che per qualcosa o qualcuno, reprimono o soffocano il loro amore e la loro fede. Chi rinuncia a vivere un sentimento intimo, profondo e lasciatogli in eredità dal proprio padre, si priva di emozioni che nessuno potrà ridargli indietro e senza rendersene conto lentamente muore…
Tra un Milinkovic in forse; un Caicedo in attesa di un rinnovo contrattuale; un Wallace, un Durmisi e un Badelj da piazzare altrove; dai segnali confortanti che arrivano dalle amichevoli precampionato, il mese di luglio volge quasi al termine.
Calendario alla mano manca un mese esatto all’inizio dell’ennesima stagione da Laziali, mancano poco più di 80 ore alla scoperta dei nuovi calendari della serie A e della prima avversaria da sfidare.
Lentamente muore chi da anni si auto flagella e limita; chi non si gode vittorie e momenti emozionanti; chi cerca costantemente e inspiegabilmente angoli oscuri, anziché godersi i riflessi di luce ed i luccichii che emanano le Coppe vinte ed i sorrisi di tutti i figli del nostro stesso sentimento.
Sopravvivere equivale a non vivere, l’unico modo è godersi intensamente l’oggi, senza fossilizzarsi troppo su un futuro lontano e incerto per tutti gli esseri umani. Alcune risposte a certe domande non le potrà mai avere nessuno, quindi tanto vale vivere ogni istante con la Lazio nel cuore come piace a noi… con romanticismo e coraggio, con forza e perseveranza, in buona compagnia e con l’entusiasmo del primo giorno.
Campionato, Europea League, Coppa Italia da detentori del titolo, Supercoppa italiana, Scudetto 1914/15 e il nostro 120 compleanno… sarà un’altra stagione da vivere intensamente con l’aquila sul cuore.
Cuore fa rima con amore… e poi ancora, ancora amore, amor per te…
Oggi più di ieri, Avanti Lazio… Avanti Laziali!

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.