Claudio Chiarini, giornalista di Tuttosport, è intervenuto sugli 88.100 di Elleradio nella trasmissione Laziali On Air, condotta da Danilo Galdino e Fabio Belli:

Ogni situazione si può gestire meglio, ma bisogna considerare che Simone Inzaghi ha un anno di contratto e la Lazio è coperta da questo punto di vista. Lo stesso Simone Inzaghi sta sfruttando il successo sportivo di questa stagione, acciuffato per i capelli grazie alla Coppa Italia che ha fatto diventare la Lazio la squadra che ha vinto di più dopo la Juventus. Inzaghi è stato l’artefice di due di questi successi ed essendo un allenatore giovane, che pure passa per aziendalista, sta sfruttando questa situazione per aumentare i punti nella sue mani, come fossimo in una partita di poker, anche per ottenere di più in chiave di campagna acquisti.

Nelle prossime ore secondo me non succederà nulla, ci vorranno tempi un pochino più lunghi anche se non lunghissimi. A mio avviso questo può essere anche positivo, non bisogna prendere decisioni affrettate anche memori del caso Bielsa. Anche perché sostituire un tecnico come Simone Inzaghi, anche molto amato dal pubblico, dovrebbe portare a una scelta ponderata del nuovo mister. Credo che Inzaghi alla fine resterà alla Lazio, ma non so se lo farà rinnovando il contratto.

Sono convinto che alla Lazio il lavoro venga portato avanti in sinergia tra le varie parti. Il lavoro di Igli Tare in questo senso è molto importante ed è normale che il direttore sportivo difenda l’allenatore del tecnico, che ha portato risultati importanti perché gli ultimi due trofei la Lazio li ha conquistati con Inzaghi. Non dimentichiamo che sono stati trofei importanti, dalla Supercoppa vinta contro la super Juventus a una Coppa Italia ottenuta con due successi a San Siro e battendo un’Atalanta arrivata avanti in classifica ha un peso specifico importante.

Milinkovic-Savic a mio avviso punta al Real Madrid, ma per ottenere questo passaggio deve tornare ai livelli dello scorso anno. Per riuscirci credo gli convenga un altro anno alla Lazio per poi compiere il definitivo salto internazionale, al momento non lo vedo in un’altra squadra italiana.

Sarei rimasto sorpreso se Gasperini avesse lasciato un’Atalanta solida e in Champions per una Roma che in questo momento sarebbe una scommessa troppo grande. Senza i proventi della Champions per i giallorossi i problemi economici saranno ancora più pressanti, ridevo sotto i baffi a pensare che Gasperini poteva lasciare la sua creature per una situazione di questo tipo. In questo momento ritengo che l’allenatore ideale per la Roma fosse Ranieri, che alla fine la Roma l’ha portata in Europa, conosce l’ambiente e può sostenere le difficoltà contingenti, che non sono mancate in questi mesi.

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