Stefano Bizzotto, giornalista Rai, è intervenuto sugli 88.100 di ElleRadio nella trasmissione Laziali On Air, condotta da Danilo Galdino e Fabio Belli:

Ieri sera ero a Reggio Emilia per Atalanta-Sassuolo e c’era una grande attenzione anche per gli altri campi. Finalmente suspance e incertezza, pensavamo che sarebbe bello ci fosse presto un finale di campionato così anche per la lotta Scudetto.

In una corsa dalle distanze così strette ci sono meriti e demeriti di tutte. Gasperini è stato bravissimo a rialzare l’Atalanta dopo la delusione dell’eliminazione contro il Copenaghen, il che ha preservato i bergamaschi dal doppio impegno settimanale. Il Milan pensava di avere molto di più da Higuain, è sempre un mix di cose positive e negative. L’Inter ha avuto una stagione davvero tribolata, con tanti spifferi e veleni nello spogliatoio: credo debba fare un monumento ad Handanovic.

In Italia si assegnano tre trofei e la Lazio ne ha vinto uno. E’ vero che in molti avrebbero barattato la Coppa per la Champions per una questione economica e di prestigio, ma ci andrei molto piano a parlare di stagione negativa. Probabilmente a partire da Milinkovic-Savic sono mancati quei singoli che l’anno scorso avevano regalato qualcosa di straordinario.

Non so fino a che punto l’attuale dirigenza della Roma sia disposta ad investire. La rosa secondo me anche quest’anno era da Champions League, con Zaniolo esploso su una base già buona. L’ambiente evidentemente non ha aiutato ma tante questioni hanno complicato le cose, ad esempio come è stato gestito il caso De Rossi.

Il calcio è fatto di episodi, il Napoli poteva riscrivere la storia della Champions League con un miracolo di Alisson su Milik nella fase a gironi. Con quel gol sarebbe stato eliminato il Liverpool, i partenopei non hanno avuto il giusto merito rispetto a quanto fatto in Champions. Sul piano dei numeri la stagione è da 5.5, ma il Napoli da Champions mi è piaciuto molto per mentalità e intensità.

Per le panchine ci sono tanti dubbi. Per il Milan ad esempio, Gattuso sembrava fuori e invece è stato rivalutato, anche su Inzaghi c’è incertezza. E anche sulla Juventus non sa nulla: conoscendo il metodo e il modo di muoversi dei bianconeri viene da pensare che l’allenatore l’abbiano già scelto, se la strategia fosse quella di attendere le finali europee potrebbe essere Sarri il prescelto.

Mancini in Nazionale deve ripartire dai giovani, Kean e Zaniolo hanno qualità e in più abbiamo un Under 21 che nell’Europeo in casa potrebbe fare cose importanti, anche se essere il paese ospitante porta sempre delle pressioni. Mancini in questo senso ha voluto subito convocare giocatori come Zaniolo e Tonali, dimostrando attenzione per i ragazzi più talentuosi.”

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.