Fabrizio Maffei è intervenuto sugli 88.100 di ElleRadio nella trasmissione Laziali On Air, condotta da Danilo Galdino e Fabio Belli:

Non credo di essere originale se dico che mi aspetto anch’io una serie di cambi su molte panchine, importanti e meno importanti. Probabilmente ci sarà un effetto domino e sarà necessario capire le mosse delle grandi, da qui ci sarà una pioggia di grandi decisioni. Credo che tutto dipenderà dalle scelte delle big, Juventus, Milan e Inter.

Spero che Inzaghi resti alla Lazio, d’altra parte andare alla Juventus sarebbe un passo importantissimo e io lo trovo anche attrezzato dal punto di vista tecnico e caratteriale per affrontare un salto così importante, ma bisogna capire se questo è il momento giusto.

Tra i meriti di Inzaghi vorrei aggiungerne un altro, quello di aver fatto tesoro della partita di campionato giocata all’Olimpico contro l’Atalanta e di aver sfruttato le indicazioni per la finale di Coppa Italia. Ha esattamente invertito la rotta, ha fatto entrare in campo una squadra guardinga, attenta, giocando una partita molto tattica aspettando il momento giusto per colpire.

Il colpo di testa di Milinkovic-Savic ci ha portato un po’ indietro nel tempo, ai gol segnati nella passata stagione: per una volta gli episodi hanno sorriso alla Lazio. Il rigore si poteva vedere solo al VAR; nessuno allo stadio se n’era accorto, neppure gli stessi giocatori dell’Atalanta. Secondo me il VAR non è entrato a gamba tesa sulla decisione dell’arbitro a causa di quanto quell’azione era complicata, andando a rivedere la respinta di Luiz Felipe piuttosto che il tocco di Bastos. C’è stato poi un episodio che ha danneggiato la Lazio con la mancata espulsione di Masiello.

Non sono tra quelli che reputano il campionato positivo solo perché ha vinto la Coppa Italia. La stagione attuale ci ha regalato maggiori vittorie di prestigio anche in campionato, come il successo a San Siro contro l’Inter e il derby di ritorno. Detto questo ci sono cose da cambiare e un mercato importante: secondo me le incertezze di Inzaghi passano anche dalle assenze di garanzie che ha avuto, non serve essere degli scienziati del calcio per capire che la Lazio deve essere rinforzata partendo dalla difesa, passando per il centrocampo e arrivando a un terzo attaccante di ruolo.

La scorsa estate sulla carta il mercato di rafforzamento non era certo stato fatto male, gli acquisti di Badelj e Berisha era stati salutati molto positivamente dall’opinione pubblica e anche Durmisi sembrava un esterno promettente, pagato tra l’altro 7 milioni di euro. Credo sia d’uopo puntare su giocatori esperti e non sempre prospetti che possono generare plusvalenze importanti, ma che spesso non riescono a rinforzare la squadra sotto l’aspetto tecnico, quantomeno non nell’immediato.

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