di Danilo GALDINO

Sogna in grande. Non porti limiti in partenza. I limiti te li pone la vita, che a volte ti costringe a ridimensionare le ambizioni; perché, quindi, porteli anche tu? Credi in te stesso sempre, anche quando tutto sembra svanire o allontanarsi. Credi continuamente nella bellezza dei tuoi sogni e non prestare orecchio ai “Ladri di sogni”. A quelli che ti tarpano le ali e ti esortano ad essere eccessivamente realista. A quelli che provano sempre a sminuirti, snobbarti e farti sentire meno di quello che realmente vali. Stanno cercando di abbassare i tuoi obiettivi; ma a che serve puntare su un obiettivo modesto, che non ti scalda il cuore?
Loro, i “Ladri di sogni”, sono persone tiepide, di quelle che, quando gli chiedi come stanno, rispondono “Benino”, “Abbastanza”, “Più o meno…”.
Non sono mai veramente felici, anche se apparentemente ostentano la gioia dei successi che emanano il tanfo della vergogna o coprono i loro continui insuccessi con quotidiane sedute di cosmesi mediatiche. Fanno credere che l’unica cosa importante nella vita è primeggiare in ogni modo, lecito e illecito. Sono quelli che grazie a loro cognome, le loro amicizie e conoscenze, hanno ottenuto tutto senza mai confrontarsi lealmente e alla pari con il resto del mondo. I “Ladri di sogni” hanno tutti lo stesso ghigno perfido e non si lasciano trasportare dall’amore per i loro sogni.
Tu, invece, lasciati travolgere dalla passione. Nonostante tutto continua a metterci l’anima, non smettere mai di lottare e provarci.
I “Ladri di sogni” cambiano continuamente maschera, eseguono e fanno eseguire gli ordini supremi, sono prepotenti, arroganti e non conoscono la decenza.
Da diverse stagioni va continuamente in scena la solita farsa all’Italiana, con valutazioni e comportamenti sempre diversi in base alle “squadre amiche” da aiutare ed i giochi d’incastro da ottenere. Qualcuno ancora racconta ogni estate, la barzelletta sui calendari della serie A, ci vuole convincere che sono frutto della casualità del programma informatico. Chissà quali mani inseriscono quei pochi paletti imposti e studiati a tavolino per scongiurare certi abbinamenti? La Juventus campione d’Italia da otto stagioni consecutive, che vince con largo anticipo il campionato, deve essere il salvavita di una sola “squadra amica”. Scambi di favori reciproci, tra giocatori importanti che d’estate prendono sempre la stessa strada per Torino, a qualsiasi forma di sottomissione e cortesia da offrire in cambio di quei “puntarelli” preziosi di fine anno.
Disarmati e impotenti… è così spesso che ci si sente, quando subisci in modo reiterato e costante soprusi e ingiustizie.
I “Ladri di sogni” continuano ad agire indisturbati da sempre e per mano loro, tante persone hanno perso l’interesse e la voglia di lottare. Rendere arrendevoli e disinteressante le persone, svuotarle della passione e della voglia di sognare, alimentare tristezza, sconforto e pessimismo, sono le catene per imprigionare le masse e governare a proprio piacimento indisturbati. Lo fanno in ogni ambito della vita: politica, giustizia, informazione e calcio… soffocare tutto ciò che è aggregante e non si allinea al potere, disinnescare tutto ciò che non è facilmente controllabile e governabile.
Tanti bambini in questi ultimi anni, hanno pianto senza capire bene il motivo ed il perché, delle varie porcherie sportive perpetrate ai danni della Lazio nostra e di poche altre squadre in Italia. Parecchi padri asciugando le lacrime dei propri figli, si saranno sentiti impotenti e violentati del loro sogno più bello. Moltissimi amanti dello sport più giocato e amato del mondo, si saranno posti dubbi e interrogativi se valesse ancora la pena di dedicare tempo, soldi e salute dietro a questo gioco che diventa sempre più simile al wrestling americano, dove spesso l’apparenza inganna e tutto è finto, studiato a tavolino e deciso anticipatamente, in nome dello show-business. Questo tentativo di soffocare e strangolare la fede, non è una novità degli ultimi tempi o una nuova tendenza, ma si ripete costantemente nel tempo.
Passano gli anni, passano le stagioni, ma certe situazioni non muteranno mai.
Sarebbe la cosa più semplice mollare e arrendersi proprio ora, non opporre resistenza alle prepotenze del potere, ma questo non è possibile per chi ha un animo nobile, ribelle e tenace come il nostro. I “Ladri di sogni” hanno provato ripetutamente nel corso della storia a privarci della speranza di credere che siano i nostri sogni a dare forma al mondo, ma anche quando l’epilogo finale sembrava scritto e scontato, siamo riusciti con coraggio, forza e rabbia a far saltare in aria tutti i loro piani.
La classifica a due giornate dalla fine è ancora aperta, il testa a testa, punto a punto, tra le squadre che occupano dal terzo al settimo posto, può regalare tante sorprese.
La bella vittoria di sabato contro il Cagliari, ci avvicina alla finale di mercoledì nel giusto modo, ancora sessanta ore e finalmente vivremo un’altra notte speciale da protagonisti. Proprio come quella vissuta il 13 maggio del 2009, esattamente dieci anni fa, giocavamo e vincevamo ai calci di rigore, la nostra quinta Coppa Italia contro la Sampdoria grande rivelazione di quella stagione.
Non ci resta che continuare a lottare e credere, combattere e credere, sognare e credere!
Oggi più di ieri, Avanti Lazio… Avanti Laziali!

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