di Fabio BELLI

Il miglior viatico verso la finale di Coppa Italia e un finale di campionato il più positivo possibile. La Lazio da trasferta si conferma nella sua versione più efficace, Cagliari è espugnata dopo quattro anni (e solo in altre tre ci avevano vinto quest’anno) e con tante occasioni da gol che avrebbero potuto rendere più rotondo il punteggio. Invece il brivido finale c’è stato anche questa volta. Poco male anche se vizi e virtù di questa Lazio ormai si conoscono: l’importante è aver lanciato il giusto segnale, anche da parte dei singoli, in vista di mercoledì quando la posta in palio sarà grande. E in questo senso alcune seconde linee hanno messo qualche dubbio nella testa di Inzaghi come mai avevano fatto in questa stagione.

FORMAZIONI – Turn over tra scelte obbligate e pensieri alla finale di Coppa Italia per Inzaghi. Esordio in Serie A per Proto, in difesa torna Luiz Felipe al fianco di Acerbi e del recuperato Radu. A centrocampo chiavi della regia al duo Badelj-Luis Alberto, in attacco c’è la coppia Correa-Caicedo, mentre il Cagliari parte con Barella a supporto di Joao Pedro e Pavoletti.

DOMINIO LAZIO – Primo tempo praticamente a senso unico: si comincia al 5′ con un’imbucata di Correa, Caicedo non stoppa e calcia alto davanti a Cragno in uscita bassa. All’8′ la prima parata in Serie A di Proto è un eccellente intervento su una sventola di Joao Pedro. La Lazio insiste, Correa serve un pallone d’oro a Caicedo che si vede negato il gol da… Parolo, sulla traiettoria inopinatamente. Al 27′ Parolo appoggia per Luis Alberto che calcia abbondantemente fuori quasi un rigore in movimento. Lo spagnolo si fa perdonare al 31′, quando stavolta “boccia” di precisione il pallone su suggerimento di Marusic. La Lazio rischia poco anche se Luiz Felipe regala a Joao Pedro un pallone che il brasiliano scarica su Cigarini: esterno della rete che dà l’illusione del gol. Al 39′ il solito legno: bordata di Badelj da oltre venti metri, Cragno la toglie da sotto l’incrocio dei pali ma si salva con l’aiuto della traversa.

CORREA TORNA AL GOL – Anche il secondo tempo inizia ottimamente per la Lazio, che trova il raddoppio all’8′ con un contropiede da manuale. Bel tocco di Marusic che fa viaggiare Luis Alberto, eccellente verticalizzazione dello spagnolo per Correa che avanza e piazza il pallone sul secondo palo. Dopo cinque mesi Correa torna al gol in campionato, Inzaghi inizia a gestire con Cataldi che rileva un buon Badelj, quindi Bastos prende il posto di Radu: come al solito escono gli ammoniti. La Lazio è però in perfetta gestione, anche se al 26′ su sventagliata di Klavan Proto è da applausi nel respingere la conclusione ravvicinata di Deiola. Una staffilata di Parolo al 39′ va a tanto così dal tris, anche se precedentemente il Cagliari si era reso pericoloso con un colpo di testa di Cerri deviato da Marusic. Qualche minuto per Immobile, ma al 46′ la solita distrazione: il neo entrato Castro centra in area e Pavoletti si conferma micidiale di testa. Cinque e mezzo di recupero non producono sussulti, i tre punti sono sacrosanti anche se la Lazio se li prende sempre con qualche incomprensibile affanno. Ma va bene senza dubbio così.

IL TABELLINO

SERIE A

CAGLIARI-LAZIO 1-2

Marcatori: 31′ Luis Alberto (L), 53′ Correa (L), 90’+1′ Pavoletti (C)

CAGLIARI (4-3-1-2): Cragno; Cacciatore, Klavan, Romagna, Pellegrini; Padoin (57′ Cerri), Cigarini (57′ Bradaric), Deiola; Barella; Joao Pedro (77′ Castro), Pavoletti. A disp.: Rafael, Aresti, Srna, Pisacane, Lykogiannis, Oliva, Théréau, Birsa, Despodov. All.: Rolando Maran (in panchina Maraner).

LAZIO (3-5-2): Proto; Luiz Felipe, Acerbi, Radu (74′ Bastos); Marusic, Parolo, Badelj (62′ Cataldi), Luis Alberto (84′ Immobile), Lulic; Correa, Caicedo. A disp.: Guerrieri, Furlanetto, Wallace, Durmisi, Romulo, Leiva, Jordao, Neto. All.: Simone Inzaghi.

Arbitro: Michael Fabbri (sez. Ravenna)

Assistenti: Costanzo – Cecconi

IV uomo: Di Paolo. V.A.R.: Calvarese. A.V.A.R.: Lo Cicero

NOTE. Ammoniti: 13′ Radu (L), 24′ Badelj (C), 64′ Proto (L), 85′ Barella (C), 94′ Cacciatore (C), 94′ Luiz Felipe (L)

Recupero: 5′ st.

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