di Danilo GALDINO

La Notte… la notte da sempre ha qualcosa di speciale, trasmette sensazioni uniche e particolari, è fonte d’ispirazione per ogni tipo di artista. La notte è l’amica che ti permette di riflettere, è la complice che nasconde i tuoi segreti, è la compagna che trasforma in poesia i momenti più esaltanti.
La parola notte deriva dal latino “Nox”, che a sua volta deriva dal sanscrito “Nac”, che vuol dire “tempo nel quale sparisce la luce”. La vigilia che precede i grandi appuntamenti ha una notte diversa da tutte le altre. I minuti e le ore triplicano la loro durata e quella lunga attesa si trasforma in un viaggio mnemonico tra ricordi, speranze, sogni, timori e desideri.
La notte prima di un esame o una sfida si dorme a fatica, anzi il più delle volte si passa la notte in bianco.
In pochi sanno che l’espressione “passare la notte in bianco” deriva da una tradizione del Medioevo. I cavalieri trascorrevano la notte precedente l’investitura in una cappella, in preghiera e in meditazione, indossando una veste bianca, simbolo di purezza.
Ogni notte è diversa e si veste di un abito differente di città in città, le notti d’Europa hanno cieli più affascinanti, le capitali del Vecchio Continente hanno aiutato milioni di coppie ad innamorarsi e altrettanti appassionati di calcio ad emozionarsi. Ci sono tantissimi tifosi delle squadre di ogni provincia d’Italia che non hanno mai vissuto una notte d’Europa e non potranno mai gustarsi questa magica atmosfera.
Noi Laziali facciamo parte di quel circolo elitario, dove sono iscritti solo coloro che hanno vinto e alzato al cielo un trofeo europeo: Laziali, Milanisti, Interisti, Juventini, Parmensi, Sampdoriani, Fiorentini e Napoletani.
Tutti gli altri tifosi d’Italia sono sempre stati relegati a un ruolo di voyeur o di eterni sconfitti.
Piazza della Libertà dista dallo stadio Ramón Sánchez Pizjuán
di Siviglia ben 2.348 chilometri, e domani sera servirà la Lazio dei Laziali, quella ammirata per 70 minuti contro la Juventus e a Milano contro l’Inter. Una Banda di guerrieri instancabili, più forte degli avversari, del fattore campo, degli errori arbitrali, degli attacchi mediatici, dei pronostici sfavorevoli, più forte della diffidenza di qualche Laziale.
Domani sera contro la Regina dell’Europa League, servirà la Banda Inzaghi in formato europeo, quella squadra che ha chiuso la pratica girone di qualificazione per il secondo anno consecutivo con due turni d’anticipo, servirà quel manipolo di Laziali che ha sbancato uno stadio e una città ostile come Marsiglia.
Nel giorno degli innamorati, i cieli d’Europa hanno un fascino unico, trasmettono una sensazione magica, quasi mistica. Le stelle che brillano in cielo si riflettono in campo e negli occhi di tutti gli eterni innamorati di Lazio che saranno presenti all’appuntamento romantico di domani. Fare calcoli e previsioni, servirà a ben poco contro un avversario difficile come quello spagnolo, tra andata e ritorno ci vorranno due vere imprese, serviranno le classiche partite che ricorderemo per anni davanti ad una birra e un sorriso, servirà cuore, tanto cuore, chilometri e chilometri di cuore, per proseguire il cammino europeo.
Le prossime 36 ore passeranno lentamente e ci perderemo tra i ricordi vissuti e aneddoti indimenticabili, sogneremo ad occhi aperti come fa chi ama incondizionatamente.
Siam pronti a vivere un’altra notte di stelle, un’altra notte in cui rappresenteremo la nostra città in Europa, un’altra notte di emozioni speciali, un’altra notte da Laziali…
Oggi più di ieri, Avanti Lazio… Avanti Laziali!

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