di Danilo GALDINO

Seneca spiegò che: “La fortuna non esiste: esiste il momento in cui il talento incontra l’opportunità”.
Il filosofo romano con questo suo pensiero illuminante, tanto e tanto tempo fa mise in grossa difficoltà tutti coloro che cercavano dietro le parole fortuna e sfortuna un mare di alibi e giustificazioni, per nascondere le mancanze, le colpe, le negligenze e gli insuccessi personali.
Dopo secoli e secoli, quel concetto sortisce sempre lo stesso effetto, perché quando si materializza un’occasione giusta per fare qualcosa di interessante e importante, non ci si può nascondere davanti ad un’opportunità.
La parola “opportunità” deriva dalla locuzione latina “ob portum”, verso il porto, che si riferisce ad un vento favorevole che permette alle navi di entrare in sicurezza nel porto. Ecco, tutti noi dovremmo pensare all’opportunità come a qualcosa di somigliante al buon vento che soffia sulla nostra strada, a quel soffio di forza ed energia che può riempire le vele e spingerci più forte di tutto e tutti.
Siviglia oltre ad essere la capitale della regione dell’Andalusia, nel Sud della Spagna, è un’opportunità e non un sorteggio sfortunato.
Siviglia oltre ad essere il più antico club di Spagna, e aver vinto in campo internazionale cinque volte l’Europa League e una Supercoppa UEFA come noi, è un’opportunità che si materializza davanti al nostro cammino.
Il processo di crescita e maturazione per una squadra, una società e una tifoseria, passa per delle prove sempre più importanti e difficili da superare.
Diverse squadre in Italia lottano e si affannano per un’intera stagione, rincorrendo un piazzamento in Europa, ma puntualmente ogni anno vediamo che la stragrande maggioranza dei club italiani, non onorano al meglio le competizioni ed il più delle volte vanno incontro a brutte figure.
Per la notte di San Valentino, non ci saranno fiori, cioccolatini e peluche, ma un appuntamento d’alto livello con la nostra amata, insieme ad una delle squadre più titolate d’Europa. Una serata di gala dove non è richiesta la giacca e la cravatta per partecipare, ma tanto coraggio e determinazione. Sentiamo continuamente Laziali che da agosto a luglio, non fanno altro che ripetere la parola Champions League, che chiedono continuamente di confrontarsi con le squadre più forti e titolate d’Europa, poi nel momento in cui si palesa questa opportunità, spariscono e si nascondono. Per una partita così importante, che tutti in Italia vorrebbero giocare e vivere, sono stati venduti poco più di 13.000 biglietti.
A 48 ore dall’evento, la Banda Inzaghi si prepara a Formello, la Società ha risposto nel giusto modo fissando dei prezzi popolari per la partita di cartello di tutti i sedicesimi di finale d’Europa League, ma all’appello manca qualcosa, anzi manca più di qualcuno…
È sempre più strano e indecifrabile quello che sta accadendo a molti a Laziali, chiedono, pretendono, sbraitano e si lamentano continuamente, senza però dare nulla in cambio. Il primo dogma imprescindibile di un tifoso o più precisamente di un innamorato, è dare con tutto il cuore senza nulla a pretendere, senza rimorsi o rimpianti, ma in troppi si sono dimenticati questo fondamentale passaggio. Vengono chiesti i campioni da 40, 60, 100 milioni di euro, è nel momento che ce li abbiamo in rosa non li vanno ad ammirare e sostenere. Vengono chieste sfide importanti internazionali con avversari d’alto livello, e nel momento che arrivano non si partecipa. Si sente spesso la parola “mediocrità”, ma la maggior parte delle persone che la pronunciano, sono le prime a vivere e comportarsi mediocremente.
“La fortuna non esiste: esiste il momento in cui il talento incontra l’opportunità”.
L’opportunità è comparsa nuovamente davanti a noi, adesso sta nel nostro talento e nella nostra voglia di osare.
Bisogna cogliere un’opportunità e trasformarla in occasione, serviranno cori e non parole, servirà l’azione e non i buoni propositi, servirà il sostegno estremo e non le chiacchiere inconsistenti.
In quindici giorni scriveremo noi con le nostre mani il destino di questa stagione… ora tocca a te, tocca a te, tocca a te… a TUTTI NOI!!!
Per ogni ora passata in campo e non ti sporchi neanche la maglietta, ci vuol sudore e un minimo di cuore se non vuoi lo zero a zero.
Per ogni passo strisciato, stanco e nel frattempo, tutto il resto è fretta e la scelta è o resti fuori o corri per davvero.
C’è chi corre e chi fa correre, e c’è chi non lo sa. Io so solo che, quando tocca a te, tocca a te…
Oggi più di ieri, Avanti Lazio… Avanti Laziali!

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