di Danilo GALDINO

Aricordate da ride…
Sembra sussurrare in queste ore mamma Roma, questo consiglio risuona tra i vicoli, le strade e le piazze.
Aricordate da ride, sempre, che non è peccato farlo, il sorriso è il miglior tonico che esista, quindi non temere di esternare la tua gioia e condividerla con chi ami.
Quando leggi o vedi i soliti scivoloni dettati dalla frustrazione, come il post provocatorio della Lega di B dello scorso anno in occasione dei nostri 118 anni di vita, o il like di ieri della pagina ufficiale della Lega di Serie A sotto a un insulto nei nostri confronti, aricordate da ride…
Ogni 9 gennaio si consuma la loro eterna sconfitta, il rifiuto di ciò che è nato puro a non mescolarsi con tutti gli altri che venivano puntualmente umiliati sportivamente, ancora brucia.
Quando vedi nascondersi, girarsi dall’altra parte o cercare di minimizzare goffamente sul volantino antisemita comparso ieri nella zona di Roma nord, gli stessi politici, dirigenti, giornalisti, opinionisti, personaggi famosi ed esponenti della comunità ebraica, che avevano scritto e manifestato indignazione in ogni modo, per la vicenda degli adesivi di Anna Frank, aricordate da ride…
Quando trovi ogni mattina sui quotidiani l’esaltazione del nulla, la fiera dei grandi acquisti virtuali, i record di followers ottenuti, le continue promesse disattese ed i proclami mai mantenuti, aricordate da ride…
Quando leggi le valutazioni a ribasso di tutto ciò che fa parte del mondo Lazio e il perfetto contrario per quel che riguarda gli altri, aricordate da ride…
Davanti la rabbia, la delusione e la frustrazione, aricordate da ride…
Tra noi e loro c’è stata sempre una netta ed evidente differenza di comportamenti, atteggiamenti e stile, ma non è peccato sorridere.
A quei figli del nostro stesso sentimento che si fanno sopraffare e condizionare da chi prova a strumentalizzare e stravolgere concetti, per nascondersi e trovare rifugio dalle continue sconfitte cocenti che da 10 anni a questa parte fanno sghignazzare l’Italia e l’Europa, ricordiamo di non aver paura di ridere.
Laziale aricordate da ride… tu Laziale timido, disaffezionato o facilmente condizionabile, senza nessun motivo valido per esserlo, non avere timore a farti vedere felice.
Noi non siamo così sciocchi di festeggiare anticipatamente qualcosa che non si ha la certezza di aver conquistato, storicamente quello è ciò che fanno gli altri di padre in figlio da più di trent’anni, ma è normale esaltarsi per la nostra vittoria più grande che coincide con il giorno 9 del primo mese dell’anno.
Chi è romano e Laziale dovrebbe sapere bene che lo sfottò goliardico tra noi e loro e la continua contrapposizione, è qualcosa che va alimentata e tramandata, semplicemente perché noi non siamo sportivi o semplici appassionati di calcio, ma siam Laziali.
“A Laziese 11 anni de B” magari a dirlo è un trentenne o un ventenne, che è cresciuto vedendo alzare in cielo 10-15 titoli nazionali e internazionali della Lazio nostra.
“A Formellese tanto pure quest’anno stai sotto…”, unico palliativo per nascondere i soliti fallimenti che si concretizzano da anni.
“Ancora che parlate e festeggiate in piazza a burini!?!”, a dirlo spesso sono persone con residenza fuori del GRA e provenienza da ogni provincia d’Italia. Persone che Piazza della Libertà e il centro di Roma lo hanno visto solo in occasione dei caroselli per la vittoria dell’Italia ai mondiali.
“Ma come? Er mago spagnolo der mercato l’anno scorso c’ha dato appuntamento al Circo Massimo pe’ festeggià lo scudetto e poi ce fanno capì che se devono venne i giocatori migliori perché semo pieni de buffi!”
Aricordate da ride, sempre davanti a tutto questo…
Aricordate da ride, perché anche quest’anno quelli che venivano costantemente dipinti come alieni, stanno smarrendo settimana dopo settimana, tutte le convinzioni, le speranze o le solite illusioni decennali che coltivavano.
Aricordate da ride, perché il romano e in particolare modo il Laziale è goliardico, irriverente e ironico.
Si ride in primis per i nostri successi e per le soddisfazioni che ci sta dando la Banda Inzaghi, ma più di qualche risata ce la regalano puntualmente loro attraverso i soliti scivoloni.
“Annamo, famo, sfonnamo e vincemo…”
Questa loro cantilena risuona nelle nostre orecchie da sempre, quindi solo per questo aricordate da ride fratello Laziale…
Accada quel che accada nelle prossime settimane, tu aricordate da ride, semplicemente perché vincemmo scegliendo di non essere loro.
Noi ghignando questa mattina, dobbiamo pensare solo e soltanto a farci trovare pronti per la ripresa di sabato contro il Novara e poi per la trasferta di Napoli, ma mentre scorrono i giorni, concedetevela ogni tanto una risatina.
Lo so che brucia, che ancora brucia… negli ultimi vent’anni molto è cambiato, tutto si è ritrasformato nella solita cruda realtà che come sempre qualcuno affannosamente prova a mitigar’.
Niente trucco per me, ciò che provi a dipingere costantemente in modo negativo, continua a brillare sempre più da 119 anni.
Aricordate da ride, che senza trucco e senza inganni, continuiamo sempre più orgogliosi e felici de esse’ Laziali, Laziali come noi…
Oggi più di ieri, Avanti Lazio… Avanti Laziali!

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