di Danilo GALDINO

“Altrimenti?!?… Altrimenti, ci arrabbiamo…” Potrebbe essere questa la frase che racchiude bene e sintetizza perfettamente quest’ultime due settimane vissute con la Lazio nostra nel cuore. Dopo le critiche eccessive ed i presunti casi piovuti subito dopo il triplice fischio con il Milan ed il Genoa, la banda Inzaghi sembra essersi unita, compattata, arrabbiata e incattivita, proprio come piace a noi Laziali. Proiettandoci alla notte di domani al San Paolo, tutti noi ci stiamo facendo il nostro film mentale fatto di immagini e ricordi… Speriamo di veder giganteggiare e spadroneggiare per tutto il campo Milinkovic Savic, un po’ come fece tanto tempo fa Giorgione. La mente vola immediatamente al gigante buono Bud Spencer che sbaragliava via tutti a sportellate, spintoni e cazzottoni. Il nostro biondo bomber Ciro: veloce, guizzante e letale, rievocava l’altro protagonista delle pellicole che ci hanno tenuto spesso compagnia regalandoci tanto buonumore. “Altrimenti?!?… Altrimenti ci arrabbiamo!!!” E quando i Laziali tirano fuori quella rabbia propositiva non ce n’è per nessuno. Dopo aver incantato e spazzato via tutti gli avversari per mesi e mesi, la Banda Inzaghi ora è chiamata all’impegno più difficile della stagione. Come ha fatto precedentemente, tutti noi sogniamo che ci regali l’ennesima prestazione da grande squadra: sicura, padrona del campo anche in trasferta, grande intensità, pressing e raddoppi di marcatura, anticipi costanti, triangoli, sovrapposizioni, tagli mortiferi, tante occasioni create e realizzate, una squadra che festeggia e ringrazia puntualmente tutto il suo popolo che la sostiene incessantemente in casa e in trasferta. Domani saranno 1000 poeti guerrieri biancocelesti a seguirla e sostenerla in uno degli stadi più caldi d’Italia. Tutta la scorta dei biglietti disponibili per il settore ospiti è stata polverizzata in 24 ore. C’è ancora tanta fame e voglia di Lazio, anche se qualcuno in questi giorni ha provato a scrivere e dire il contrario. Se questa estate qualcuno ci avesse messo seduti dentro la DeLorean di “Ritorno al Futuro” e avesse digitato 10 febbraio 2018, nessuno avrebbe mai immaginato di trovare una situazione simile: 46 punti in classifica, terzo posto solitario, a 1 punto di vantaggio dalla quarta e a 2 dalla quinta, una semifinale d’andata di Coppa Italia pareggiata 0-0 a Milano contro la squadra che ha speso di più sul mercato in estate, una Europa League da protagonisti e un gruppo unito, compatto e voglioso. Le parole del nostro Mister Simone Inzaghi risuonano nelle nostra testa come un mantra: “Chi resta deve dare il massimo per la causa, chi non è soddisfatto di come stanno le cose è libero di andare!” Questa Lazio nostra è la rappresentazione più bella di tutti i nostri sogni… ci sono continui richiami al passato più importante ed emozionante, e la speranza concreta di continuare a viverne molti altri. Domani sera non sarà una partita come tante altre, tutto questo perché?!? Tutto questo perché?!? Tutto questo perché?!? Perché il Napoli è quel goal non visto e convalidato a Seghedoni nel 1962 allo Stadio Flaminio che non ci permise di tornare in serie A. Napoli è quello scudetto da neopromossa soffiatoci beffardamente all’ultima giornata nel 1973 in collaborazione con la Juventus e gli altri. Napoli sono le corna di Giorgione a salutare lo stadio partenopeo il giorno della sua la tripletta tra i fischi assordanti l’anno dopo in cui conquistammo di forza quel Tricolore del 1974. Napoli sono gli spareggi dei meno 9 nell’estate del 1987 e l’accoglienza riservataci dai napoletani in quell’occasione. Napoli sono i 15 anni di gemellaggio fraterno con gli altri. Napoli è quell’incredibile sconfitta per 4-3 del 3 aprile 2011 con un goal fantasma di Brocchi non visto dallo stesso arbitro Banti di Livorno che dirigerà la partita tra 36 ore, che ci costò la qualificazione in Champions League. Napoli per i nostri nonni, per i nostri padri e per tutti noi, non sarà mai una partita come tutte le altre… Dobbiamo rimanere concentrati, affamati e arrabbiati, perché la strada dei successi è ancora lunga e lastricata di difficoltà. La testa deve essere esclusivamente proiettata alla notte del San Paolo. Servirà ancora la Lazio dei Laziali, serviranno ancora i Laziali… Forza fratello mio, non farti condizionare da chi soffre a vederci felici, accada quel che accada domani, nulla cambierà. Il meglio per noi deve ancora venire, il meglio ce lo godremo spalla a spalla come sempre, il meglio sta a noi trasformarlo in una straordinaria realtà… Oggi più di ieri, Avanti Lazio… Avanti Laziali!

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