Arturo Diaconale, responsabile della comunicazione della Lazio, è intervenuto sugli 88.100 di Elle Radio nella trasmissione Laziali On Air:

Dove può arrivare questa Lazio?Credo che quello della Lazio non sia un exploit isolato, ma un cammino che può consolidarla ai massimi livelli del calcio italiano ed europeo. Non credo di fare voli pindarici se dico se questa Lazio può puntare alla Champions e proseguire nel suo percorso anche il prossimo anno. Il frutto del lavoro di tutti, a partire da un DS come Tare che ogni anno riesce a compiere miracoli di mercato e da un presidente come Lotito, vulcanico e che ha saputo mettere le basi ai successi che stiamo vivendo.

La sentenza sul caso-adesivi ha smontato una tesi accusatoria molto dura: “E’ una sentenza importante perché fa piazza pulita delle speculazioni che puntavano a trasformare la tifoseria della Lazio nella sua totalità in un gruppo di antisemiti e razzisti, di gente da mettere ai margini. C’è stata una grande speculazione mediatica che è stata confutata, rimane il problema della responsabilità oggettiva: i 50.000 euro di multa rappresentano un problema non economico ma di principio, la società non può controllare queste vicende o perquisire tutti coloro che vanno allo stadio per vedere se hanno adesivi in tasca.

Il momento positivo attraversato dalla Lazio può aver amplificato questo assedio mediatico?Tutto questo nasce da pregiudizi antichi, che si sono costruiti nel corso degli anni, vedendo una squadra che cresce e che può dare fastidio a quelle maggiori. Il nostro impegno come comunicazione della Lazio è quello di combattere questi pregiudizi, la sentenza è importante e ci dà ragione.

L’ambiente laziale sta vivendo un grande momento di unione:Si è visto anche il 9 gennaio in piazza della Libertà, in un momento storico di grandi divisioni c’è un amore storico per la maglia e per la tradizione che non viene intaccato dal tempo.

La Lazio si è distinta anche per molte iniziative benefiche, come le visite negli ospedali:La Lazio sta portando avanti da tempo iniziative di questo tipo, che svolte senza grandi clamore riescono a regalare valore morale a questa società. Continueremo a portarle avanti.

Cosa la sta colpendo di più del gruppo capitanato da Simone Inzaghi? C’è una doppia emozione: mi rendo conto che i ragazzi quando scendono in campo si divertono e, soprattutto, sono solidali l’uno con l’altro. Sono molto uniti fra loro, senza quelle divisioni che a volte capitano nelle squadre, gruppetti ed individualità che spesso rompono gli equilibri di spogliatoio.

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